sabato 6 maggio 2017

TENERIFE - LOS CRISTIANOS





UNA PASSEGGIATA ATTRAVERSO LA STORIA 


L'origine dell'isola è legata ad una mitica leggenda: la scomparsa del continente di Atlantide. I primi riferimenti storici risalgono, comunque a Plinio il Vecchio, che la descrive nella sua opera Historia Naturalis. A quel tempo era conosciuta come Nivaria, nome che indicava che, lungo il suo profilo, si staglia la vetta innevata del Teide. Secondo la tesi più accreditata, Tenerife era abitata dai guanches, una popolazione di origine berbera che sarebbe giunta nell'arcipelago nel 2500 a.C. E la avrebbe denominata Achinet.


I guanches non conoscevano la scrittura: per questo, in assenza di testimonianze scritte, si deve ricorrere alle cronache dei naviganti0 che fecero scalo sull'isola per rifornirsi d'acqua e viveri, prima che fosse conquistata dagli spagnoli. Le cronache ci parlano di un popolo pacifico e allegro, amante della musica e ospitale, dedito soprattutto all'agricoltura e alla pastorizia. Gli indigeni vivevano in grotte naturali (soprattutto sul versante meridionale dell'isola), scavate nella roccia, anche se gli archeologi hanno portato alla luce capanne di pietra e di legno.


Gli abitanti originari di Tenerife erano monoteisti e riconoscevano nel Sole un Essere Superiore. Inoltre, credevano nella esistenza di esseri atavici, che li aiutavano nella vita quotidiana e in esseri demoniaci , comandati da una entità demoniaca, chiamata Guayota, che viveva all'interno del Teide. Forse, tale divinità è stata posta nell'”inferno”, perché ritenuta la causa delle eruzioni vulcaniche.


Il popolo guanche era diviso in quattro classi sociali: quella dei mencey, la massima autorità del territorio; gli achimenceyes o gentiluomini; i cichiciquitzo o nobili (si guadagnavano i titoli con le loro gesta e li perdevano se commettevano atti illeciti); gli achicaxna o villani. Quando l'isola fu conquistata, esistevano nove menceyatos o regni.


Per l'accanita resistenza opposta dalle popolazioni indigene, Tenerife fu l'ultima delle Canarie a cadere nelle mani degli spagnoli. Il primo sbarco avvenne, su ordine dei Re cattolici, nel 1464, nel luogo in cui ora sorge il capoluogo, Santa Cruz de Tenerife. In questa circostanza, gli invasori non incontrarono resistenza e poterono firmare accordi con i menceyes di Abona, Anaga, Adeye e Guimar. Ma, quando nel 1494, comandati da Aslonso Fernandez de Lugo (che aveva partecipato alla conquista delle altre isole), cercarono di avanzare verso il nord dell'isola, incontrarono la feroce resistenza degli uomini del mencey Bencomo, che sconfissero la maggior parte degli invasori. La località dove ebbe luogo la battaglia è nota come La matanza de Acentejo (traducibile come La strage di Acentejo)



 

 

VISTE PANORAMICHE




















IL PORTO








VISTA DAL MARE
















LA SPIAGGIA















































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