mercoledì 19 agosto 2015

PALMA DI MAIORCA, LA REGINA DELLE BALEARI





UN POCO DI STORIA

Gli storici ritengono che i primi abitanti giunsero a Maiorca verso l'anno 1000 a.C., dando luogo ad una originale civiltà. Più tardi giunsero i fenici ed i greci, per i quali l'isola costituiva un ottimo scalo per le loro rotte marittime. Nell'anno 123 a.C. il console romano Quinto Cecilio Metello conquistò l'isola, dopo due anni di combattimenti. Maiorca entrò a fare parte della Provincia Tarraconense e fu integrata nella vita amministrativa romana. Si impose l'uso del latino e furono adottati il diritto, la religione e la cultura romani. Furono create due colonie: Pollentia (l'attuale Alcudia) e Palma. Grazie alla sua posizione privilegiata, Maiorca divenne un importante porto commerciale, tappa obbligata per le principali rotte di navigazione. 


Nel 425 d.C. Maiorca subì l'invasione ed il saccheggio dei Vandali che restarono padroni dell'isola fino al 534, quando  il generale Apollinare la conquistò per conto dell'impero bizantino. Seguì un periodo di incursioni da parte di arabi e normanni. Nell'anno 903 d.C., dopo una rapida conquista, le Baleari entrarono a fare parte del modo islamico e divennero le isole orientali di Al-Andalus. Sotto il dominio di Cordova le isole recuperarono una certa prosperità. Maiorca divenne inoltre la base da cui partivano le incursioni contro i cristiani della riva nord del Mediterraneo. A causa del declino di Al-Andalus, Maiorca nel 1015 entrò a far parte del regno di Dènia e nel 1086 divenne indipendente. Per mancanza di alimenti gli abitanti si diedero alla pirateria, ma una crociata pisano-catalana distrusse la allora Medina Mayurca. 

Nel 1229 il re di Aragona Giacomo I conquistò l'isola. Dopo la sua morte nel 1276, il figlio Giacomo II ereditò il trono di Maiorca. Spossessato dell'isola, riuscì a recuperarla nel 1295. Ebbe così inizio la fase del Regno Privativo, un periodo di prosperità economica, durante il quale furono costruiti la Seu, il castello di Bellver, i palazzi dell'Allmudaina e Valldemossa. Neol 1343 Maiorca tornò a fare parte del Regno di Aragona in seguito all'invasione di Pietro IV il Cerimonioso. Seguì un periodo di declino politico ed economico. Con il matrimonio di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona il centro del potere si spostò verso l'Atlantico e Maiorca fu relegata a una posizione periferica. L'isola conobbe anche due rivolte che furono duramente represse.
Durante la guerra di Successione Spagnola Maiorca e la Catalogna si schierarono a favore dell'arciduca Carlo. Dopo il trattato di Utrecht che riconosceva Filippo come re di Spagna, Maiorca e la Catalogna furono abbandonate alla loro sorte e sconfitte nel 1714. I Decreti di Nuova Pianta sancirono l'abolizione delle istituzioni proprie dell'isola e la fine della sua autonomia. Furono imposte le istituzioni e la lingua della Castiglia.
Nel XIX secolo le alienazioni e la lottizzazione delle proprietà aristocratiche comportarono un aumento della redditività agricola. Si ebbe anche una certa industrializzazione nel settore tessile e delle calzature e nella trasformazione dei prodotti agricoli. Verso la fine del XIX secolo, si sviluppò un movimento che rivendicava il recupero della identità nazionale maiorchina e specialmente della lingua. In seguito alla vittoria di Franco nella Guerra Civile il maiorchino fu abolito. Con il ritorno della democrazia si ebbe il recupero dell'autonomia delle isole Baleari. 



I PRINCIPALI MONUMENTI


La maestosa Cattedrale di Palma (la Seu), con il suo aspetto imponente, caratterizza la facciata marittima della città. E' un pregevole esempio di gotico mediterraneo con toni arancione. Fu costruita su una antica moschea su iniziativa di Giacomo II a partire dal 1230. Il tempio presenta una pianta a tre navate con tre testate indipendenti.  Tra i vari elementi spiccano le vetrate istoriate ed i rosoni, specialmente quello che si apre sull'arco dell'abside centrale. L'elemento che maggiormente sorprende i visitatori è il baldacchino i ferro battuto che Antonio Gaudì disegnò per migliorare l'illuminazione dell'altare.


La Llotja o Collegiata dei Mercanti, è la massima espressione del gotico civile. Fu ideata dall'architetto Guillem Sagrera su incarico di Giacomo I. La sua esistenza è legata alla prosperità economica vissuta da Maiorca nel Medio Evo che rese necessaria la costruzione di un grande edificio pubblico, dove i commercianti ed i mercanti potessero fare le loro transazioni. Sono da notare le quattro torri ottagonali disposte agli angoli. 

Il Castello di Bellver fu costruito durante il regno di Giacomo II e fungeva anche da residenza reale. L'architetto Pere Salvà introdusse elementi caratteristici come la pianta circolare che dà luogo ad una superba piazza d'Arme interna. Il castello presenta anche tre torri semicircolari, quattro torrioni e la Torre de l'Homenatge, che si unisce al corpo principale dell'edificio attraverso un ponte a doppio arco.

Il Palau de l'Almudaina è uno de principali gioielli architettonici della città. All'epoca il palazzo fu una cittadella-residenza dei sovrani musulmani, ma nel 1309 Giacomo II lo fece restaurare, trasformandolo in palazzo reale. Il suo elemento più caratteristico è la facciata gotica che si affaccia sul mare. E' opportuno ricordare la cappella reale di Santa Ana, la torre de l'Homenatge, il patio della regina ed uno straordinario timpano del XIV secolo. 


I Bagni Arabi, tuttora ben conservati, costituiscono la principale testimonianza della lunga presenza araba nell'isola. Erano un luogo di ritrovo, dove discutere e rilassarsi, mentre si faceva un bagno di vapore grazie all'acqua calda che proveniva da sottoterra. E' difficile valutare con esattezza il periodo in cui furono realizzati, ma la maggior parte degli storici li attribuiscono al decimo secolo. Uno degli aspetti più interessanti è rappresentato da una sala quadrata con una cupola a semisfera, 12 colonne e 25 prese di luce (quasi tutte tappate). Colpisce la differente forma dei capitelli, situazione tipica nel caso di materiale di recupero. Questa sala, denominata "calidarium" era il luogo dei bagni caldi. Il pavimento era formato da un doppio strato di mattoni, separati da una intercapedine in cui circolava l'acqua calda. Vicina a questa c'era un'altra sala che forse costituiva il "tepidarium" con una volta a botte.  I giardini dei bagni arabi costituiscono uno dei luoghi più suggestivi di Palma. 


















































 


Foto di SALVO MORETTI






 





INTERNO DELLA CATTEDRALE


 













 







 



PALAZZO DI LA ALMUDAINA

















Il cortile interno


IL CASTELLO DI BELLVER


 

 

 

LA LLOTJA

I BAGNI ARABI







































IL LUNGOMARE





 

EDEN VILLAGE CALA DOMINGOS




















LOCALITA' VARIE


VALLDEMOSSA


 

VISTE DELLE COSTE




Estellencs



Torrent de Pareis - La calobra





Cap Formentor


Vedere anche:

MINORCA- CIUTADELLA, L'ANTICA CAPITALE