venerdì 30 settembre 2016

VIENNA - SANTO STEFANO, SAN CARLO E ALTRE CHIESE


DESCRIZIONI

SANTO STEFANO


Le strade tortuose e le ampie piazze del quartiere di Stephansdom costituiscono il cuore dell'antica Vienna. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli scavi portarono alla luce i resti di una guarnigione romana di 2000 anni fa, ma tutte le epoche storiche vi sono rappresentate: dagli archi romanici di Ruprechtskirche  alla spettacolare Haas Haus, in acciaio e vetro di Stephansplatz. Molti edifici sono sedi di uffici, trattorie e negozi eleganti. Il quartiere è dominato dalla maestosa sagoma della Stephansdom, che rappresenta il vero fulcro della città e ne è il centro geografico.   

Dell'edificio romanico originale, risalente al XIII secolo, rimangono il Portale dei Giganti e le Torri dei Pagani. La navata gotica, il coro e le cappelle laterali sono frutto della ricostruzione avvenuta tra il XIV e il XV secolo, mentre alcune strutture esterne, come la sacrestia inferiore sono state aggiunte in epoca barocca.

La guglia (o Steffi), alta 137 metri, costituisce un caratteristico punto di riferimento. Salendo i gradini si raggiunge una piattaforma panoramica. La "torre settentrionale, secondo la leggenda, non fu mai terminata, perché il suo costruttore ruppe un patto con il diavolo, pronunciando un nome santo. Per questo l'angelo del male lo fece precipitare.
L'alto interno a volta custodisce una imponente collezione di opere d'arte. Tra i capolavori dell scultura gotica spiccano il pulpito riccamente lavorato, le figure di santi che ornano i pilastri e i baldacchini di due altari laterali.  Alla sinistra dell'altare maggiore si trova quello di Wiener Neustadt, risalente all'inizio del XV secolo e decorato da 72 dipinti di santi. Fu commissionato da Federico III nel 1447 ed è rivestito di pannelli che celano sculture interne di epoca antecedente, raffiguranti scene della vita di Cristo e della Madonna.   La tomba di Federico III è l'opera più rappresentativa del Rinascimento. L'altare maggiore è un esempio tipico di sontuosità barocca. Il pulpito gotico è decorato con i ritratti dei Quattro Padri della Chiesa. Da una finestra sottostante si affaccia mastro Pilgram, a cui si deve il pulpito.



SAN CARLO


A Vienna, durante la peste del 1713, l'imperatore Carlo VI fece voto di costruire una chiesa dedicata a San Carlo Borromeo (1538-1584), arcivescovo di Milano, appena la città fosse uscita dalla epidemia. L'anno dopo indisse un concorso per il progetto della chiesa che fu vinto da  Johann Bernhard Fischer von Erlach. Nacque così questo capolavoro barocco dalle forme sontuose ed eclettiche: la cupola gigantesca ed il portico si ispirano alla antica Grecia e a Roma, mentre vi sono influenze orientali nei padiglioni laterali e nelle colonne che richiamano i minareti. La costruzione durò quasi 25 anni e l'interno fu riccamente decorato con sculture e pale d'altare, realizzate dai più importanti artisti dell'epoca, quali Daniele Gran e Martino Altomonte.   



KAPUZINERKIRCHE



I fondatori furono l'imperatrice Anna nel 1618 e l'imperatore Ferdinando II che pose la prima pietra nel 1622. La facciata (ricostruita nel 1633 - 36 in base a vecchie immagini) fu dotata di un portico, attraverso cui si accede alla navata unica con volte a botte; l'aggiunta delle due cappelle, poste rispettivamente a destra e a sinistra, forma un impianto a croce, secondo lo schema tipico dell'Ordine dei Cappuccini.  Nel 1699 Marco d'Aviano (che nel 1683 aveva animato la resistenza della città assediata dai Turchi) morì nel monastero e ivi  fu sepolto.

Sotto la chiesa si trova la Kapuzinergruft (Cripta dei Cappuccini) che è il luogo di sepoltura degli Asburgo. Fu fondata dall'imperatore Mattia e dalla moglie Anna e fu ampliata più volte tra il XVII e il XX secolo. La Cripta è lo specchio della storia austriaca. Nel 1989 vi fu sepolta l'ultima imperatrice Zita, moglie dell'imperatore Carlo II,  e successivamente il loro figlio Otto.



KIRCHE AM HOF

La chiesa dei Carmelitani di epoca gotica (1386 - 1403) è l'esempio più eminente dell'architettura viennese basata sui modelli romani. Dopo l'adattamento in forme barocche dell'interno  (1607 - 10), nel 1662 fu eretta la facciata odierna. Con i balconcini e le balaustre, l'edificio ricorda in modo inequivocabile le basiliche papali di Roma. Il paragone è rafforzato dal frontone centrale classico, racchiuso tra grandi volute  e retrocesso rispetto ai due corpi laterali che , in questo modo, formano una sorta di cortile d'onore davanti al portale.  La perfetta integrazione di una caratteristica propria di un edificio profano nella facciata della chiesa, la loro fusione in una unica articolazione di masse, , il cui punto focale è costituito dall'alta parete frontale, le lesene giganti che corrono lungo i piani, l'effetto di arretramento delle pareti grazie a un generoso uso della linea: tutti questi elementi danno una visione complessiva che rivela la sapienza compositiva del maestro (forse Carlo Antonio Carlone).  






IMMAGINI DELLE CHIESE



L'ESTERNO DEL DUOMO DI SANTO STEFANO



















Torri dei Pagani








Torre settentrionale



















Steffi o guglia





Esterno di Santo Stefano (da Guida Mondadori Vienna)



INTERNO


Altare maggiore




Pulpito di Pilgram


 Autoritratto di Anton Pilgram




Altare di Wiener Neustadt




Pietra tombale di FedericoIII






Der "Zahnweh Herrgott" an der Aussenseite des Hauptchors (Cristo con il mal di denti)




















Interno di Santo Stefano (da Guida Mondadori Vienna)



LA ZONA CIRCOSTANTE



Haas Haus






SAN CARLO















KAPUZINERKIRCHE







I funerali di Otto von Hausburg




KIRCHE AM HOF










PETRSKIRCHE







GLI ASBURGO




Maria Teresa giovane



Vedere anche:



domenica 18 settembre 2016

VERONA, LA CITTA' DI GIULIETTA E ROMEO


Verona è una città ricca di monumenti, con una storia gloriosa. Può altresì vantare fiorenti attività economiche, ma per il pubblico internazionale è stata, è e sarà sempre la città di Giulietta e Romeo. La leggenda degli infelici amanti, immortalata da Shakespeare, ha conferito alla città un fascino senza tempo, l'ha fatta diventare la meta degli amanti che invece sognano una lunga vita di felicità.



UN POCO DI STORIA


Il tramonto delle libertà comunali, dopo la lunga parentesi della signoria di Ezzelino da Romano, dal 1232 al 1259, coincise con l'ascesa di una potente famiglia veronese, i Della Scala, i cui componenti avevano già ricoperto più volte le diverse cariche pubbliche. Di fatto fu un Della Scala, Mastino I, a succedere ad Ezzelino, prima come Podestà del Comune, poi come Capitano del Popolo e quindi come signore effettivo della città, inaugurando così il periodo di maggiore splendore di una dinastia che,  passando per il riconoscimento di Arrigo VII, la gratitudine di Dante Alighieri (che a Verona trascorse parte del suo esilio, ospite di Bartolomeo I e di suo fratello Cangrande I) e le significative conquiste territoriali, avrebbe governato la città fino all'alba del XV secolo. Furono ancora i Della Scala a curare un deciso riassetto urbanistico, alla ricerca di una elegante monumentalità che celebrasse degnamenteil loro potere. Alberto I e Cangrande I vollero la costruzione di una nuova cinta muraria, che abbracciasse anche cospicue estensioni di terreno incolto, dove avrebbe potuto indirizzarsi una eventuale futura espansione, mentre Cangrande II, alla metà del XIV secolo, patrocinò l'edificazione di quel Castelvecchio che, con il suo ponte, rappresentava soprattutto una difesa contro i possibili nemici interni.Anche il cuore della città, con Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori, si definiva, come parte interna del progetto scaligero, proprio in questo periodo, mentre l'industria della lana e i commerci conoscevano un sistematico, progressivo sviluppo.

Dopo alterne vicende che videro Verona temporaneamente conquistata, nel 1387, da Gian Galeazzo Visconti, i Della Scala persero definitivamente il potere sulla città nel 1405, quando questa passò sotto il controllo di Venezia. L'avvento della Serenissima, molto importante dal punto di vista politico, non modificò in maniera rilevante la struttura architettonica della città. Fu Michele Sanmicheli ad attuare i primi importanti interventi urbanistici nel XVI secolo. Furono rafforzate e ampliate le mura e furono costruiti palazzi gentilizi che cambiarono il volto della città.



ALCUNE INFORMAZIONI



L'Arena di Verona è il terzo anfiteatro romano per grandezza, dopo il Colosseo e l'Anfiteatro di Capua. Ha misure gigantesche: 140 metri di lunghezza e 100 metri di larghezza. La sua eccezionale acustica e la sua posizione lo rendono un luogo ideale per eventi che attirano migliaia di visitatori a Verona.

I combattimenti dei gladiatori furono uno spettacolo estremamente popolare per quattrocento anni. Quando l'imperatore Onorio li proibì, l'Arena non fu più utilizzata e rimase vuota per anni. L'edificio fu gravemente danneggiato e ridotto alle dimensioni odierne da un terremoto nel XII secolo. Nel Medioevo, l'anfiteatro servì soprattutto come cava di pietra per gli edifici circostanti. Durante il Rinascimento, i Veneziani, rendendosi conto della importanza della costruzione, la restaurarono.

Nel 1913, in occasione del compleanno di Giuseppe Verdi, fu inaugurato l'Opera festival veronese, che da allora affascina i visitatori di tutto il mondo.


La casa di Giulietta, con il più famoso balcone del mondo, è una delle principali attrazioni di Verona. I protagonisti della tragedia di William Shakespeare non sono mai esistiti, ma folle di visitatori vanno da secoli in cerca dei luoghi dove vissero i due amanti. Per offrire una immagine realistica di tali luoghi, il Comune comprò nel 1905 l'odierna casa di Giulietta dalla famiglia Capello e la dichiarò dimora della famiglia Capuleti.

Nel cortile, c'è una parete con tanti foglietti appesi; le coppie di innamorati vi scrivono insieme giuramenti s'amore, allo scopo di acquistare eterna felicità. La statua di Giulietta, creata da Nereo Costantini, è un altro oggetto di culto: chi tocca il seno destro sarà fortunato e potrà conquistare il cuore della persona amata.


Il Palazzo del Comune (chiamato anche Palazzo della Ragione)  fu costruito probabilmente nel 1193. Originariamente disponeva di quattro torri importanti, ma oggi è rimasta soltanto la Torre dei Lamberti ed il troncone di una seconda torre.  Tre grandi incendi, nel 1218, 1541 e 1723, danneggiarono gravemente buona parte del palazzo, le torri incluse. Dopo varie ricostruzioni, l'edificio si presenta nella forma odierna. La parte del palazzo rivolta sulla Piazza delle Erbe conserva la sua sontuosa facciata classica, mentre la parte rivolta sulla Piazza dei Signori si presenta in stile rinascimentale.

La Torre dei Lamberti, alta 83 metri, fu costruita nel 1172. Nel 1464 fu ampliata con il piano ottagonale, da cui pendono le due campane "Rengo" e "Marangona". La prima veniva suonata per chiamare la popolazione alle armi per difendere la città. La seconda, invece, annunciava la fine del lavoro per i contadini o un incendio.


Le Arche Scaligere costituiscono il complesso funerario della famiglia degli Scaligeri. Sopra l'entrata della chiesa di famiglia degli Scaligeri, Santa Maria Antica, troneggia la tomba del più importante esponente della dinastia, Cangrande I (1291 - 1329). Con riferimento al suo nome, il sarcofago è sorretto da quattro cani.

Le altre arche sono recintate e possono essere viste solo dal di fuori. Importanti sono l'arca di Mastino II (1308 - 1351), circondata da un piedistallo di marmo e da artistiche scale in ferro battuto,  e quella di Cansignorio.

Castelvecchio è il grande castello medioevale degli Scaligeri e fu commissionato da Cangrande II nel 1354. Un muro coronato di merli cinge la fortezza e le sue sei torri. Nel Medioevo un ulteriore fosso protesse il muro esterno. Questa fortezza non fu costruita a scopo di protezione contro i nemici esterni, ma per proteggere l'odiata dinastia degli Scaligeri dalla popolazione.

Con una impressionante lunghezza di oltre 120 metri, il Ponte Scaligero conduce dal Castelvecchio all'altra sponda dell'Adige. Due massicce fondamenta portano le colonne per i tre grandi archi del ponte. Il ponte serviva come via di fuga per gli odiati Scaligeri in caso di insurrezione della popolazione. Durante la Seconda Guerra Mondiale il ponte fu fatto esplodere dai soldati tedeschi e fu ricostruito nel 1951 usando i resti originari, sparsi nel fiume.

 

IMMAGINI DEI MONUMENTI



IL BALCONE DI GIULIETTA













 

Anticamera
Sala

PIAZZA DELLE ERBE

 Palazzo Maffei
 La Domus Mercatorum

PIAZZA DEI SIGNORI

Statua di Dante Alighieri



Loggia di Fra Giocondo (Palazzo del Consiglio)
Torre dei Lamberti

VISTE DALLA TORRE DEI LAMBERTI

 

 

 

LE ARCHE SCALIGERE







L'ARENA






CASTELVECCHIO




























L'ADIGE





 

 IL DUOMO








SAN ZENO




























Cripta








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Osteria del Cavaliere in Piazza Scala


Vedere anche:

RAVENNA; CAPITALE DELL'IMPERO ROMANO, POI DELL'ESARCATO
http://johncristiani.blogspot.it/2016/09/ravenna-capitale-dellimpero-e-poi.html