venerdì 29 aprile 2011

SVIZZERA - BELLINZONA, LA PORTA DELLE ALPI







Centro e cuore della Svizzera italiana, posta quasi al confine del mondo meridionale e del mondo nordico, allo sbocco dei grandi passi alpini del S. Gottardo, del S. Bernardino e del Lucomagno, Bellinzona sorge in amena posizione tra alte montagne, dominando la valle del Ticino. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, come fanno fede le centinaia di tombe scoperte nei dintorni: tombe contenenti preziose reliquie dei primi abitatori liguri e celti, dell'età del bronzo e del ferro. Di essa Roma fece baluardo contro i Barbari; in essa si scontrarono Franchi e Longobardi; per merito di Paolo Diacono e Gregorio di Tours il suo nome entrò per la prima volta nella storia nel 590 d.C. Soggetta a re e imperatori, al vescovo ed alla città di Como, ai Visconti ed agli Sforza, duchi di Milano, nel 1500 passò sotto gli Svizzeri che la dominarono fino al 1803, cioè fino alla formazione del Cantone Ticino, nato in seguito all'Atto di Mediazione, dettato a Parigi da Napoleone Bonaparte I.

La sua importante posizione strategica all'incrocio tra più vie, rese necessaria la costruzione di imponenti fortificazioni ai tempi del dominio di Milano.

  • Il "Castelgrande", detto anche Castello Vecchio dal XIV secolo
E' la più antica delle roccaforti della città. Domina il centro della città da un'altura, che ritrovamenti archeologici  indicano come sede di un insediamento neolitico. Dell'importante fase due-trecentesca conserva le due alte torri, denominate "torre bianca" e "torre nera", e la cinta delle mura merlate. Ampliato e completato dai Visconti e dagli Sforza nel corso dei sec. XIV e XV, si compone oggi di diverse costruzioni che delimitano un ampio corridoio centrale. Il recente restauro (1985-90) ha portato al recupero della medioevale immaginedi fortezza a dominio della città.


  • Il "Castello di Montebello", detto anche Castello Piccolo
È situato sul colle di Montebello, sul fianco orientale della valle, a una novantina di metri sopra il livello della città dominando dall'alto il Castelgrande.  Da esso si dipartivano le mura che chiudevano l'antico borgo sino ad incontrare quelle che scendevano dal colle di S. Michele. Di queste mura, che proteggevano i fianchi del formidabile fortilizio a forma di triangolo, esistono ancora parte dei due rami. La complessa e severa costruzione è formata dal mastio (sec. XIII) e dalla cinta turrita (sec. XV), coronata da una merlatura ghibellina a protezione del sinuoso cammino di ronda.  


  • Il "Castello di Sasso Corbaro" detto anche Castello di Cima
Domina sulla pianura bellinzonese a 230 metri sopra il livello della città. Tipica fortezza sforzesca, le sue masse murarie sono ridotte all'essenzialità di una figura geometrica. Nella corte quadrata chiusa tra alte muraglie s'innestano il mastio dalle possenti spalle che raggiungono i metri 4.70 di spessore, e la torre di vedetta. Venne costruito per ordine del duca di Milano nel 1479 in poco più di sei mesi di lavoro dopo la battaglia di Giornico. È opera dell'ingegnere Benedetto Ferrini di Firenze che morì di peste, il 10 ottobre dello stesso anno. Il suo nome deriva dal colle sul quale si erge; durante il dominio svizzero fu chiamato di Unterwalden, e nel 1818 di S. Barbara.  Dai bellinzonesi è detto anche Castello di Cima. Fu parzialmente ricostruito nel 1930-35, domina sud-est la città e consente una ampia veduta sulla valle del Ticino, fino al lago Maggiore.  


I castelli con le mura cittadine e l'imponente murata che sbarrava l'intera valle del fiume Ticino, formavano un sistema difensivo difficilmente espugnabile. Il complesso è il risultato degli imponenti lavori di ristrutturazione attuati dai Duchi di Milano negli anni 1475 - 1480.

Altri edifici importanti sono:

  • Il Palazzo Comunale, realizzato negli anni 1921-1926
Si trova in Piazza Nosetto, nel centro della città. Fu costruito nel 1924 in forme rinascimentaleggianti.  L'agile torre e la corte a due ordini di loggiati ripropone modelli toscani di palazzi comunali.

  • Il Palazzo del Governo, sorto negli anni 1738 - 1743 come Convento delle Orsoline


  • La Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Stefano

Della costruzione rinascimentale conserva la bella facciata in pietra del 1517, forse di Tommaso Rodari con un grande rosone e statue seicentesche. L'interno è ad una sola navata, coperto di stucchi barocchi. L'altare in marmi policromi del 1763 è di Giuseppe Baroffio. Il pulpito in scagliola del 1784 è di Giuseppe Rusca.  


  • L'Oratorio di Santa Marta


Castello di Montebello



Castello Montebello








Castello Montebello




Castello di Montebello e Castel Grande


Ecco alcune suggestive immagini dei vari Castelli.



























Vista del Ticino dall'alto





Val Verzasca - Lavertazzo - S. Maria degli Angeli

















Se da Bellinzona si segue la via che porta al passo del San Bernardino, si arriva a Thusis. Da qui parte la famosa Via Mala: è la vecchia mulattiera che percorre le gole del Reno Posteriore tra Thusis e Zillis Reischen.


Questa mitica gola, ampia solo pochi metri, si trova fra Thusis e Andeer. Rocce alte fino a 300 metri formano la Viamala, attraverso la quale scorre il Reno Posteriore. Nonostante sia angusta, nonostante la minaccia di caduta di pietre e di acque pericolose, la gola costituiva già prima della nascita di Cristo il miglior accesso ai passi alpini dello Spluga e di San Bernardino. Un particolare testimoniato da antichi luoghi di culto, chiese, vecchi ponti e castelli.











L’asse ferroviario Genova-Rotterdam (corridoio Reno Alpi) compie un balzo in avanti verso il definitivo completamento, atteso nel 2023. Una grande opera svizzera, il nuovo tunnel ferroviario del Monte Ceneri, segmento fondamentale del corridoio Reno Alpi, è pronta per l’inaugurazione. L’evento è in calendario venerdì 4 settembre a Camorino, nei pressi di Bellinzona (Canton Ticino). Complice il Covid-19, la cerimonia si terrà in forma notevolmente ridotta rispetto a quanto previsto inizialmente.

Quel giorno l’impresa costruttrice consegnerà ufficialmente il tunnel alle Ferrovie svizzere (Ffs), che ne inizieranno l’integrazione nella rete ferroviaria. Da questo momento e fino al cambio orario del 13 dicembre 2020, il nuovo tunnel di base si troverà nella fase detta “esercizio di prova”. Durante questa fase nella nuova galleria transiteranno occasionalmente treni in servizio regolare, sia merci sia passeggeri.











Vedere anche:

martedì 19 aprile 2011

FUERTEVENTURA La coltivazione dell'aloe

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ai turisti che visitano Fuerteventura viene spesso offerta l'occasione di visitare un laboratorio per la preparazione di prodotti a base di aloe, che utilizza i metodi naturali.

L'aloe ha una lunga serie di proprietà scientificamente dimostrate: cicatrizzante, ricostituente, protettore della pelle e così via.

Oggi viene prescritto da molti medici alle persone operate per un tumore.

Di fronte all'illustrazione di tante virtù miracolose, i turisti si precipitano a comprare vasetti e bottiglie; le donne sono allettate dalla possibilità di ridurre le rughe del viso, tutti si affrettano a comprare un rimedio naturale contro la tosse e le bronchiti.

I più entusiasti comprano le piante per coltivarle nel loro terrazzo, convinti di avere una farmacia naturale a disposizione; non pensano che il sole anemico di Roma non può avere sulle piante lo stesso effetto del sole potente delle Canarie!

L'aloe ha infinite virtù. Il suo gel ha un alto potere idratante; una volta applicato sul corpo, sul viso, sui capelli, forma una pellicola protettiva. Questo processo ripristina il naturale equilibrio idrico dei tessuti. L'aloe possiede inoltre grandi proprietà decongestionanti, lenitive e cicatrizzanti. Il gel viene altresì utilizzato per prevenire la caduta dei capelli, per curare l'acne, la psoriasi, le scottature, gli eritemi, per la cicatrizzazione di piccole ferite e tagli, e per lenire gli effetti delle punture di insetti.

Chiamata "pianta dei miracoli", l'aloe riserva infinite sorprese. Sopravvive dove altre piante appassirebbero e morirebbero, grazie alla capacità di chiudere i pori per impedire la perdita di umidità. Deve essere posta in posizione luminosa ed irrigata moderatamente, ogni 15 - 20 giorni. Concimare in primavera.


Fuerteventura è l'isola delle Canarie situata più a Sud. La temperatura però non è mai molto elevata.
D'inverno il clima è molto gradevole, anche se variabile. In certi momenti splende il sole, poi improvvisamente il cielo si riempie di nuvole; poco dopo, succede il contrario. Così la temperatura oscilla, pur mantenendosi sempre gradevole. C'è sempre un poco di vento.


 
 
 
 
 
 
Vedere anche:
 
 
LANZAROTE, L'ISOLA DEL FUOCO
 
 
 
FUERTEVENTURA - COSTA CALETA E BETANCURIA
 

LUCERNA Löwendenkmal (Leone morente)


Un piccolo parco accoglie il celebre "monumento del Leone", dedicato alle guardie svizzere della famiglia reale di Francia, cadute nel 1792, durante l'assalto della folla alle Tuileries: vittime della Rivoluzione. Compito delle circa 1000 guardie svizzere era proteggere Luigi XVI dal popolo insorto. Il 10 agosto 1792 le guardie svizzere resistettero eroicamente all'assalto della folla enormemente più numerosa, ma furono annientate. Molti dei superstiti furono condannati a morte dal Tibunale rivoluzionario. Karl Pfyffer, un soldato della guardia che era arrivato a ricoprire alte cariche a Lucerna,  ebbe l'idea del monumento celebrativo che fu costruito con una sottoscrizione e vari contributi di privati cittadini. Il monumento fu inaugurato il 10 agosto 1821.  Assistettero i veterani superstiti.
 
Al centro di un'alta parete rocciosa, coronata da alberi e preceduta da un piccolo bacino, è scolpita la suggestiva immagine di un leone morente, accovacciato sullo scudo con i gigli di Francia. Il monumento, tra i più amati dai numerosi turisti che in ogni stagione visitano la città, fu eseguito nel 1821 da Lukas Ahorn su disegno dovuto a Bertel Thorvaldsen. Secondo lo scrittore americano Mark Twain si tratta del pezzo di pietra più triste e commovente al mondo.

La prospettiva degli svizzeri è diversa. Il mestiere del mercenario era una delle poche opportunità di lavoro offerte ai montanari. I mercenari uccisi erano soldati che svolgevano onorevolmente il loro lavoro.










 
 
 
 
 
Vedere anche:
 
LUCERNA - HOFKIRCHE
 
 
 
 

sabato 16 aprile 2011

CRETA SPINALONGA, LA FORTEZZA VENEZIANA ALL'IMBOCCO DEL GOLFO DI MIRABELLO







DESCRIZIONE







La dominazione veneziana sull'isola di Creta, si protrasse dal 1212  al 1669, quando cadde in mano ai Turchi. Spinalonga è una piccola isola, situata in posizione strategica all'imbocco del golfo di Mirabello, nella parte orientale di Creta, e serviva a controllare l'accesso all'isola. Nel 1579 i veneziani vi costruirono una imponente serie di fortificazioni, in modo da controllare il traffico marittimo, senza concedere possibilità di sbarco. La fortezza era una delle più importanti di Creta ed era considerata inespugnabile.  

Le coste rocciose di Creta fanno dell'isola una specie di fortezza naturale. I punti di accesso erano protetti da formidabili fortificazioni. Il Ducato di Candia è stato dal 1212 al 1669 una colonia della Repubblica di Venezia, costituita sull'isola di Creta, chiamata dai Veneziani Candia.

A Spinalonga era insediata una importante guarnigione veneziana; quando Creta cadde in mano ai turchi nel 1669, Spinalonga fu uno dei tre forti che i veneziani poterono conservare per proteggere le rotte commerciali verso il Levante.


 La dominazione veneziana durò altri 46 anni fino al 1715, quando durante la guerra di Morea la Serenissima dovette distogliere le forze navali per proteggere la terraferma. L'isola fu poi trasformata in fortezza ottomana e successivamente in lazzaretto.

Le abitazioni erano edifici a due piani perimetrati da alte mura di cinta; c’erano poi negozi commerciali con grandi portoni. La vita di questo abitato si interruppe bruscamente negli ultimi anni del diciannovesimo secolo, quando l’azione dei rivoluzionari greci costrinse i Turchi  ad abbandonare l’isola. 


IMMAGINI


LA FORTEZZA


























VISTE DAL MARE







da Wikipedia Commons (foto di Guérin Nicolas)


da Wikipedia (foto di Deror Avi - licenza GNP)


da Wikipedia Commons (foto di Deror Avi - licenza GNP)





da Wikipedia Commons (foto di Deror Avi - licenza GNP)



















Foto Nasa


http://johncristiani.blogspot.com/2011/05/heraklion-interno-della-fortezza.html (NUOVO TITOLO: LA FORTEZZA E l'ASSEDIO dei TURCHI)

giovedì 14 aprile 2011

LUCERNA Hofkirche

La cattedrale, preceduta da una scalinata, è dedicata ai ss. Leodegario e Maurizio, patroni della città. Della costruzione medioevale conserva solo le due gotiche torri a cuspide, che delimitano la facciata; la parte restante venne ricostruita dopo l'incendio del 1636 dal gesuita Jakob Kurrer in  stile tardorinascimentale.  La chiesa è situate su una piccola collina di fronte al lago.

La chiesa viene chiamata in svizzero-tedesco Hofchele (la Chiesetta); essa prende però il nome dall'antico santo patrono della città San Leodegario.



Niklaus Geissler (1633 - 50) è autore del bel portale di stile tardorinascimentale, oltrechè dell'organo, del pulpito e degli stalli del coro.








L'interno è a tre navate, con presbiterio separato da una cancellata in ferro battuto.













Ai piedi della scalinata si fronteggiano la Pfarrhaus, la casa parrocchiale del 1594, a destra, e, a sinistra, la Propstei, sede della prepositura del 1535. 




Vista della Hofkirche dall'alto


Vedere anche: