lunedì 18 aprile 2016

ROMA - IL VITTORIANO



"La costruzione del monumento a Vittorio Emanuele II (Vittoriano) o Altare della patria fu decisa pochi mesi dopo la morte del re e fu realizzata su progetto di Giuseppe Sacconi a partire dal 1885, protraendosi per mezzo secolo. Nel suo insieme, e nel rapporto con il contesto urbano in cui venne violentemente a inserirsi, costituisce la colossale "affermazione bronzea e marmorea" di un ideale politico e culturale che si espresse nel linguaggio "inossidabile" del classicismo, proponendosi come una summa delle qualità artistiche nazionali, dall'architettura all'urbanistica, dalla scultura alla pittura monumentale. Il giudizio odierno è meno ostile di quello di un tempo riguardo al fatto artistico in sé, inquadrato e compreso nel suo momento storico e culturale, ma non può prescindere dalla considerazione che il monumento è stata la causa diretta e indiretta della cancellazione o dello sconvolgimento di una parte rilevante della città papale, che culminava qui in episodi urbani straordinari, ma il cui fascino profondo risiedeva proprio nel tessuto connettivo stratificatosi nei secoli."    


"L'idea di un fondale scenografico a via del Corso dall'ingresso Nord della città, e forse anche l'intento di occultare la prepotente presenza "clericale" della chiesa di S.Maria in Aracoeli, unitamente alla necessità di contenimento e sostruzione del colle capitolino, suggerirono una strutturazione a terrazze collegate collegate da scalee e coronata  da un altissimo portico a colonne, leggermente concavo, che si attesta alle due estremità con due propilei a tempio, sormontati da quadrighe e dedicati all'Unità della Patria ed alla Libertà dei Cittadini. Il modello di riferimento fu l'architettura dei grandi santuari ellenistici, ripresa dalle città latine (Palestrina, Tivoli), mentre nell'ambito del linguaggio europeo ed extraeuropeo del momento, quello dell'eclettismo, si volle privilegiare la "radice classica" dell'arte nazionale."
"Nel complesso è profusa una decorazione in marmo e bronzo che ha impegnato i maggiori nomi della scultura accademica italiana a cavallo dei due secoli. Ai lati della cancellata a scomparsa in ferro battuto, su disegno di Manfedo Manfredi (1911), il Pensiero di Giulio Monteverde   e L'Azione di Francesco Jerace. A sinistra c'è la fontana dell'Adriatico di Emilio Quadrelli, sopra la Forza di Augusto Rivalta e la Concordia di Ludovico Pogliaghi; a destra c'è la fontana del Tirreno di Pietro Canonica; sopra c'è il Sacrificio di Leonardo Bistolfi e il Diritto di Ettore Ximenes. Ai lati della scalea principale leoni alati (10) di Giuseppe Tonnini.

"Gli spettacolari ambienti interni del Vittoriano furono completati e decorati nel 1924-35 da Armando Brasini che progettò anche la Cripta del Milite Ignoto (mosaici di Giulio Bargellini - 1935) e il nuovo prospetto in laterizio a contrafforti su via S.Pietro in Carcere."   

 

Da Guida d'Italia TCI Roma

IL MONUMENTO A VITTORIO EMANELE II









 

 

LA GUARDIA D'ONORE
















PROSPETTIVE VARIE






















































Vista notturna dal Foro di Cesare



Vista dalla terrazza del Palazzo dei Cavalieri di Malta




Vista dal Foro Romano


 

LA TERRAZZA DELLE QUADRIGHE






















CHIESA DELL'ARACOELI















VISTA DALLE TERRAZZE



Vista dalla terrazza inferiore
Vista verso il Foro Romano dalla Terrazza delle Quadrighe



VISTA DEL VITTORIANO DALL'ALTO






















STRUTTURA










Vedere anche:

ROMA - IL MAUSOLEO DELL'IMPERATORE ADRIANO, POI DIVENTATO FORTEZZA DEI PAPI
http://johncristiani.blogspot.it/2015/05/roma-castel-santangelo-il-mausoleo.html



ROME - ROMAN FORUM
http://johncristiani.blogspot.it/2015/02/rome-roman-forum.html

sabato 9 aprile 2016

ROMA - LA BASILICA PAPALE DI SAN GIOVANNI IN LATERANO

La Sacrosanta Papale Arcibasilica Lateranense, Cattedrale del Romano Pontefice, è chiesa madre, nonché primo esemplare e modello di tutti gli edifici di culto pubblici, a Roma e nel mondo cristiano. 

L'Arcibasilica Lateranense, o meglio la "chiesa votiva lateranense", comunemente denominata dall'alto Medioevo San Giovanni in Laterano, fu fatta costruire da Costantino il Grande (307-337) nel secondo decennio del IV sec. d.C. e dedicata a Cristo Salvatore ex voto suscepto ("per grazia ricevuta"), in seguito alla vittoria riportata sull'Augusto Massenzio.
Le fondamenta della Arcibasilica Costantiniana insistono grosso modo su parte delle strutture murarie della caserma degli Equites singulares Augusti, cioè i "cavalieri scelti al servizio dell'imperatore: un reparto speciale dell'esercito romano, formato da un migliaio di cavalieri selezionati tra le più rudi e bellicose popolazioni di confine, a guardia della persona dell'Imperatore. Essi tuttavia fecero l'errore di schierarsi con Massenzio nella disfatta del 28 ottobre 312 ad Saxa rubra (oggi Labaro di Roma, sulla via Flaminia), non lontano da ponte Milvio, dove questi trovò la morte affogando nel Tevere.

Quando il papa si trasferì ad Avignone, il Laterano fu abbandonato e decadde. Quando nel 1378 il papa tornò a Roma, preferì pertanto il Vaticano e San Giovanni in Laterano perse importanza a favore di San Pietro.

Il prospetto principale, di ispirazione palladiana, fu realizzato fra il 1732 ed il 1735 dal fiorentino Alessandro Galilei, allora architetto del cardinal Neri Corsini, nipote di papa Clemente XII (1730-1740) ed arciprete della basilica cattedrale.  La grandiosa facciata è a un ordine colossale di paraste e semicolonne corinzie e sorregge la trabeazione con timpano centrale e balaustra, coronata da 15 statue di Cristo, dei Ss. Giovanni Battista ed Evangelista e dei dottori della Chiesa. All'interno dell'ordine, la facciata è svuotata in basso dal portico architravato e in alto dalla loggia ad arcate, in una trascrizione neopalladiana dell'invenzione cortonesca di S.Maria in via Lata.  


Il Battistero può essere considerato il prototipo degli edifici battesimali cristiani: ha pianta ottagonale e presenta un anello di otto colonne di porfido, provenienti probabilmente dal "ninfeo" del Palazzo del Laterani, sul quale il Battistero stesso venne eretto. Se ne vedono alcuni interessanti resti al di sotto del piano dell'attuale pavimento. Al centro di un recinto circolare, del tempo di Urbano VIII, si trova un'urna di basalto verde, già usata per il battesimo ad immersione, con copertura in bronzo del XVII secolo.


L'edificio della Scala Santa fu eseguito da Domenico Fontana (1585-90) su una parte del "Patriarchio", quella, cioè, nella quale era il Sancta Sanctorum, l'antica Cappella privata dei papi. Mentre la parte della costruzione, corrispondente al Palazzo Laterano, venne quasi completamente demolita all'epoca di Domenico Fontana per ordine di papa SistoV. Lo stesso pontefice volle volle che due delle parti più importanti e venerate dell'antico "Patriarchio" venissero preservate dalla distruzione e custodite in questo nuovo edificio.  Si trattava del Sancta Santorum e della Scala Santa, che la pia tradizione identifica con quella del Pretorio di Pilato A Gerusalemme, che Gesù percorse più volte durante la Passione.   Intorno all'anno 335, l'imperatrice Elena, madre di Costantino, si recò a Gerusalemme per cercare i resti della Passione di Cristo e, fra questi, soprattutto la croce del suo sacrificio. Riportò co sé parte della Croce e altre fondamentali reliquie. Fra queste, secondo la tradizione, c'era la Scala Santa, che pertanto, nel corso dei secoli, fu oggetto della più viva devozione. La Scala è costituita da 28 gradini di marmo, ricoperti di legno per evitarne il logorio.
Le quattro scale laterali terminano di fronte ad uno dei più venerabili edifici del Medio Evo, il Sancta Sanctorum o Cappella di San Lorenzo, pervenutoci come era stato trasformato sotto papa Niccolò III negli ultimi anni del Duecento. Conserva splendidi affreschi della scuola di uno dei maggiori pittori del Duecento, Pietro Cavallini.  



La Cappella del Sancta Sanctorum, secondo gli storici,  era “il più venerato santuario di Roma”. Fu l’oratorio privato dei Papi fino al periodo del Rinascimento; rimasto a testimoniare lo splendore dell’antico Patriarchio ed un millennio di storia del pontificato romano. In origine era dedicato a S. Lorenzo e dal secolo IX, per molte e veneratissime reliquie di santi ivi custodite, cominciò a chiamarsi Sancta Sanctorum. Se ne legge il primo cenno nel Liber Pontificalis, sotto Stefano III (morto nel 772), e le testimonianze si moltiplicano dal Mille in poi, specialmente a proposito della liturgia della Settimana Santa e della presa di possesso dei Papi al Laterano. Gregorio IV (morto nell’844) fece costruire presso la cappella un appartamento privato per recarvisi a pregare più comodamente e provvedere alla officiatura dei chierici di Curia. I Papi gareggiarono nel curarne abbellimenti e restauri. Si distinsero Leone III (morto nell’816), Innocenzo III (morto nel 1216), Onorio III (morto nel 1227) e specialmente Niccolò III (morto nel 1280), a cui dobbiamo la sistemazione attuale della cappella. Sotto di lui furono eseguiti gli affreschi attribuiti alla scuola romana del XIII secolo, l’ultimazione del mosaico sopra l’altare ed il pavimento cosmatesco. A Callisto III (morto nel 1458) risale il robusto muro di rinforzo della parte posteriore. Provvidenzialmente, la cappella non subì gravi danni durante il Sacco di Roma del 1527 e i lavori di Sisto V lasciarono inalterata la fisionomia del Sancta Sanctorum.  








LA FACCIATA ORIENTALE























L'INTERNO











Il Ciborio gotico di Giovanni di Stefano
















IL CHIOSTRO
















IL PALAZZO LATERANO











 

LA FACCIATA LATERALE CON LA LOGGIA DELLE BENEDIZIONI















IL BATTISTERO LATERANENSE





























Il basamento delle colonne

I SOTTERRANEI













 SANTUARIO DELLA SCALA SANTA 

La facciata

LA SCALA SANTA










 

 

 

IL SANCTA SANCTORUM







La volta




Particolare dell'Acheropita







INFORMAZIONI STORICHE


La Basilica di San Giovanni in Laterano fu sede di vari concili. Nel Laterano IV che si tenne nel 1215 con il pontefice Innocenzo III, fu regolamentato il matrimonio, con riferimento all'uso delle pubblicazioni,  alla indissolubilità, al consenso libero e pubblico e alle cause di nullità. 




Vedere anche:

L'ABBAZIA DI MONTECASSINO
http://cristigianni.blogspot.it/2017/02/labbazia-di-montecassino.html


BASILICA PAPALE DI SAN PAOLO FUORI LE MURA


ROMA - BASILICA DI SANTA CROCE IN GERUSALEMME


 ROMA - SANTA CECILIA IN TRASTEVERE


ANAGNI E LO SCHIAFFO A BONIFACIO VIII

L'ABBAZIA DI FOSSANOVA
http://cristigianni.blogspot.it/2017/03/lazio-labbazia-di-fossanova.html