giovedì 16 agosto 2018

PISA - LA TORRE PENDENTE E PIAZZA DEI MIRACOLI




Dapprima colonia etrusca, dal 180 a.C. divenne colonia romana con nome  di “Colonia Julia Pisana”. Il destino della città fu sempre segnato dal mare che allora si trovava alle porte di Pisa. Fu comunque da secolo XI che divenne una potente Repubblica Marinara.



IMMAGINI


LA TORRE PENDENTE























ESTERNO DEL DUOMO













































INTERNO DEL DUOMO













































IL BATTISTERO






































IL CAMPOSANTO


























PIAZZA DEI CAVALIERI




SCUOLA NORMALE







VISTE DALL'ALTO













By Luca Aless [CC BY-SA 4.0  (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], from Wikimedia Commons

UN BUON PRANZO

OSTERIA LA TOSCANA













C'è una canzone famosa sulla torre pendente:

https://www.youtube.com/watch?v=29miGu7hL6s


LUOGHI VICINI SUGGESTIVI





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domenica 12 agosto 2018

SIENA, LA CITTA' DEL PALIO







Sorta come colonia romana nella età della Repubblica, turbata da tenebrose vicende nell’età dell’Impero e nell’alto Medioevo, ostacolata nella espansione dei suoi domini dalla maggiore potenza di Firenze con cui fu costantemente in contrasto, Siena conobbe assedi, devastazioni, lotte intestine  e pestilenze terribili. Lontana dal mare, è aperta solo verso le terre della Maremma. Dopo il dominio dei Longobardi e dei Franchi, passò verso la fine dell’XI secolo nelle mani dei Vescovi-Conti , ai quali tuttavia nei secoli successivi si sostituirono i Consoli, con un governo laico al posto di quello clericale. Ed è proprio in questo periodo che Siena raggiunse l’apice della potenza politica ed economica, soprattutto dopo la famosa battaglia di Montaperti che nel 1260 la vide vittoriosa sui fiorentini, e conobbe una prodigiosa fioritura artistica e culturale.

Per merito soprattutto del Governo dei Nove che, instaurato nel 1277, restò in carica per circa settanta anni, sorse la grandezza monumentale di Siena, che nella Piazza del Campo vede la sua gemma più preziosa e il centro del suo particolare disegno urbanistico.



IL DUOMO


STORIA


Lunga e complessa è la storia della edificazione del Duomo di Siena, una delle più prestigiose e ricche cattedrali europee,  ma assai scarse ed incerte sono le notizie che riguardano l’epoca e le circostanze della sua fondazione. La prima, sicura testimonianza in nostro possesso risale al 1136, quando ad una speciale deputazione di cittadini venne affidata la costruzione del Duomo, la cui amministrazione passò poi ai monaci della Abbazia di San Galgano, che la tennero fino al 1314. Nel 1238 si incaricò di innalzare la facciata Giovanni Pisano, che ne costruì solo la parte inferiore. Intanto l’edificio era compiuto con le sue tre navate, la cupola ed il campanile.  Ma nella prima metà del 1300, i senesi, al culmine della prosperità e della potenza, cominciarono a concepire l’idea di un nuovo e grandioso edificio da inserire perpendicolarmente sul fianco sud-est  della chiesa già costruita.



Si iniziò quindi la fabbrica del  Duomo Nuovo, i cui lavori vennero affidati prima a  Lando di Pietro, poi a Giovanni d’Agostino. Ma nel 1348, a causa della peste e della instabilità della costruzione, i lavori vennero sospesi e, alcuni anni più tardi, il progetto venne definitivamente abbandonato: si demolirono i muri pericolanti, mentre vennero lasciati in piedi alcuni dei muri perimetrali anteriori, la navata laterale destra e la facciata anteriore (il cosiddetto “facciatone” che con la sua mole imponente domina il panorama della città). Ci si dedicò quindi a portare a termine la costruzione del vecchio Duomo: nel 1382 fu terminata l’abside, venne rialzatala navata mediana e fu innalzata la parte superiore della facciata, a opera di Giovanni di Cecco.    


Nonostante le interruzioni e la secolare elaborazione abbiano lasciato tracce evidenti sia nello schema planimetrico che nelle strutture e nelle decorazioni della Cattedrale, la prodigiosa mole marmorea presenta una mirabile unità estetica, dalla ricchissima facciata candida di marmi lavorati e fulgente di mosaici, ai fianchi più semplici, ma eleganti, all’alta torre cuspidata a facce bianche e nere, con la sua serie di finestre che da monofore crescono ad esafore: unità che deriva dall’originale e sorprendente accordo raggiunto tra gli elementi gotici, più evidenti all’esterno,  e quelli romanici, predominanti all’interno.   


Si iniziò quindi la fabbrica del  Duomo Nuovo, i cui lavori vennero affidati prima a  Lando di Pietro, poi a Giovanni d’Agostino. Ma nel 1348, a causa della peste e della instabilità della costruzione, i lavori vennero sospesi e, alcuni anni più tardi, il progetto venne definitivamente abbandonato: si demolirono i muri pericolanti, mentre vennero lasciati in piedi alcuni dei muri perimetrali anteriori, la navata laterale destra e la facciata anteriore (il cosiddetto “facciatone” che con la sua mole imponente domina il panorama della città). Ci si dedicò quindi a portare a termine la costruzione del vecchio Duomo: nel 1382 fu terminata l’abside, venne rialzatala navata mediana e fu innalzata la parte superiore della facciata, a opera di Giovanni di Cecco.    


Nonostante le interruzioni e la secolare elaborazione abbiano lasciato tracce evidenti sia nello schema planimetrico che nelle strutture e nelle decorazioni della Cattedrale, la prodigiosa mole marmorea presenta una mirabile unità estetica, dalla ricchissima facciata candida di marmi lavorati e fulgente di mosaici, ai fianchi più semplici, ma eleganti, all’alta torre cuspidata a facce bianche e nere, con la sua serie di finestre che da monofore crescono ad esafore: unità che deriva dall’originale e sorprendente accordo raggiunto tra gli elementi gotici, più evidenti all’esterno,  e quelli romanici, predominanti all’interno.   




L’INTERNO



L’interno del Duomo, di pianta a croce latina, è di una austera e suggestiva grandiosità, accresciuta dagli effetti chiaroscurali dei marmi che rivestono a strisce bianche e neri le pareti ed i pilastri. Ed è proprio il colore il motivo dominante: lo stesso verticalismo dei pilastri è infatti smorzato dalla orizzontalità della decorazione a fasce, che affonda la prospettiva in una scenografica successione di piani, con effetto di pittoresca fantasia e di raffinato colore tipicamente senese. Lungo tutto il perimetro della navata centrale corre un cornicione sostenuto da 172 busti di pontefici, opera del 1400 - 1500. Sotto sono disposti busti di 36 imperatori. Lungo le navate laterali e nel transetto si aprono stupende cappelle, come quella della Madonna del Voto nel transetto destro e  quella di San Giovanni Battista a sinistra. Nel presbiterio sopraelevato, l'altare maggiore, opera di Baldassarre Peruzzi  (1532) è sormontato da un grande ciborio in bronzo del Vecchietta, qui collocato nel 1506 al posto della "Maestà" di Duccio. Ma uno degli autentici capolavori della basilica è costituito dal suo pavimento marmoreo, istoriato con decorazioni a graffito o a tarsia.  Si compone di 56 quadri rappresentanti storie bibliche, sibille, virtù e storie varie, eseguiti in epoche successive con tecniche diverse, dalla seconda metà del 1300 alla metà del 1500. Tra i maggiori artisti che presero parte al lavoro (oltre 40), ricordiamo Matteo di Giovanni, a cui si deve  la "Strage degli Innocenti". 











ESTERNO DEL DUOMO






































INTERNO DEL DUOMO



































































BATTISTERO











































LA PIAZZA DEL DUOMO












PALAZZO PUBBLICO E TORRE DEL MANGIA
























PIAZZA DEL CAMPO 


















PIAZZA DEL CAMPO SCONVOLTA PER LA PREPARAZIONE DELLA PISTA IN TERRA BATTUTA PER IL PALIO DELL'ASSUNTA




















Giuseppe Zedde festeggiato per la vittoria nel Palio








LA VIA DI CITTA'


















Antica Drogheria Manganelli





































La Via di città è una delle tre direttrici principali del centro storico di Siena.







UN BUON PRANZO

GROTTA DI SANTA CATERINA DA BAGOGA

















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