martedì 16 agosto 2011

DODECANNESO - SYMI - IL MONASTERO DELL'ARCANGELO MICHELE

PANORMITIS - IL MONASTERO DELL'ARCANGELO MICHELE

Moni Taxiarchi Michail Panormiti

 
 
Il monastero è il monumento più noto e più importante di tutta l'isola. Si trova nel villaggio di Panormitis,  in una pittoresca insenatura nel lembo più meridionale dell'isola. Eretto nel XII secolo e ricostruito nel XVIII secolo, è meta di pellegrinaggi, in quanto il culto di San Michele è vivissimo tra le popolazioni dell'Egeo. Di stile tipicamente veneziano, questo monastero custodisce non solo manufatti di rara bellezza, ma anche una grandiosa e particolarissima icona in argento dell'arcangelo. Un'antica leggenda locale afferma che l'Arcangelo Michele è solito apparire in sogno la prima notte che si dorme nell'isola. All'interno del monastero ci sono due musei che espongono iconostasi lignee e lampade votive.

Il monastero non accoglie più una comunità di monaci, ma solo due monaci che si occupano dell'amministrazione. Un brutto episodio successe durante l'ultima guerra: alcuni monaci furono fucilati dagli italiani, perchè svolgevano attività di spionaggio a favore degli inglesi.

Durante la visita sono state ricordate le principali divergenze dottrinali tra cattolici ed ortodossi. Oltre a non riconoscere l'autorità del papa, gli ortodossi non credono nell'esistenza del Purgatorio. Inoltre, mentre per i cattolici, lo Spirito Santo promana dal Padre e dal Figlio, per gli ortodossi promana esclusivamente dal Padre.



















sabato 13 agosto 2011

DODECANNESO - SYMI: l'isola delle spugne


L'"isola delle spugne": così era conosciuta la bella ed elegante isoletta di Symi nel cuore dell'Egeo. Piccolo gioiello del Dodecanneso, l'isola è esclusa dalle più importanti rotte turistiche e conserva una quieta atmosfera senza tempo. In un paesagio prevalentemente roccioso e dal clima secco, gli abitanti si occupano di pesca e raccolta di spugne. Secondo la mitologia, il nome dell'isola deriva dalla principessa di Rodi che fuggì dall'isola con il dio Glaucone. Il capoluogo omonimo è una città portuale divisa in due parti: Gialos è la zona del porto, dove approdano i pescatori con pesci e spugne, ricca di edifici neoclassici; Horio è la città vecchia sulla collina, con case imbiancate a calce, una fortezza e costruzioni medioevali in pietra. Il Castello dei Cavalieri di San Giovanni risale al tempo delle Crociate e conserva tracce dell'antica acropoli.

  




Symi è molto vicina a Rodi ed alle coste della Turchia. Dal traghetto che collega Rodi a Symi si vedono distintamente le coste turche.






venerdì 12 agosto 2011

RODI - Spiaggia di Kolympia


UN POCO DI STORIA


L’isola è stata abitata verso la fine del periodo neolitico (4000 a.C.). Nel 408 a.C. le tre grandi città dell’isola, Ialysos, Kameiros e Lindos, fondarono la città di Rodi. I tre secoli successivi furono “l’età d’oro” dell’isola. Il commercio marittimo, la navigazione, come anche le abili mosse diplomatiche, mantennero la città molto forte e fiorente fino al tempo dei Romani. Nello stesso periodo, Rodi produsse opere d’arte eccezionali.  La  creazio0ne più famosa fu il Colosso, una delle sette meraviglie del mondo, costruito dallo scultore di Lindos Carete, tra il 304 a.C. e il 292 a.C. La costruzione durò 12 anni.  Per molto tempo la statua fu collocata all’entrata del porto e personificava il dio Helios, fino al momento che un forte terremoto colpì Rodi nel 226 a. C. La città subì  gravi danni e la statua crollò.

Il disegno urbanistico della città antica di Rodi era basato era basato sulle idee urbanistiche e filosofiche del celebre urbanista greco Ippodamos. Il disegno delle strade della città antica è noto grazie agli scavi archeologici. Gli isolati (insulae) erano di dimensioni 42,70 x 26,50 e avevano tutte la stessa dimensione. Ognuna di esse comprendeva tre case ed era circondata da strade di 5-6 metri.

L’indipendenza dell’isola ebbe fine nel 164 a.C. quando l’isola divenne provincia dell’Impero Romano.








Kolimbia si trova sulla costa orientale dell'isola a circa 20 Km da Rodi città. Dispone di belle spiagge sabbiose, distese lungo una suggestiva baia. A destra la baia è chiusa da un promontorio, vicino a cui si trova un porticciolo (foto successiva). Alcune immagini riguardano l'Eden Village.






A sinistra la costa si prolunga verso Rodi capoluogo (vedi foto).
















Kolymbia è ricca di alberghi e di esercizi commerciali. Il clima è caldo, con un vento nel pomeriggio. Da aprile a metà ottobre non piove mai. L'eventuale maltempo nei Balcani arriva qui sotto forma di forte vento. Questa località si è fortemente sviluppata negli ultimi anni per effetto del turismo. Al tempo della dominazione italiana, ci fu un afflusso forte di contadini veneti, per coltivare la terra. La strada alberata al centro del paese che porta al capoluogo fu costruita dagli italiani. Gli alberi, oltre a proteggere dal sole, avevano lo scopo di nascondere i movimenti dei mezzi militari.







Ecco alcune immagini dell'Eden Village







































Le quattro foto seguenti sono tratte dal sito:










VISTE DALL'ALTO





















IL PORTICCIOLO DI KOLYMBIA








LA COSTA FINO A STEGNA





















LA COSTA DA STEGNA A LINDOS





















FALIRAKI






A Faliraki sono stati costruiti splendidi alberghi sul mare.






Elysium Resort





Pegasos Beach Hotel






Rodos Palladium LeisureWellness



ANTHONY QUINN BEACH











VACANZA LUGLIO 2017
















SOGGIORNI

2017

6 - 20 luglio 2019



  • VEDERE ANCHE:

RODI - L'ACROPOLI

LE FORTIFICAZIONI E L'ASSEDIO TURCO


 RODI - LINDOS


IL PALAZZO DEI GRAN MAESTRI E L'OSPEDALE DEI CAVALIERI


RODI - LA CITTA' DEI CAVALIERI