domenica 22 settembre 2019

SVIZZERA - SAN GALLO, UNA CITTA' RAFFINATA






DESCRIZIONE



Gli amanti della cultura che trascorrono le vacanze in questa regione non dovrebbero omettere di recarsi a San Gallo per le sue bellezze storiche.


Centro amministrativo e industriale (industria tessile), roccaforte culturale ed importante città commerciale e fieristica, San Gallo conta, oggi, 71.000 abitanti. In origine, il monaco peregrino Gallus fondò qui, intorno al 612, un eremitaggio dal quale si sviluppò, nel 720 circa, un convento, a cui era annesso un insediamento di artigiani.  L’abbazia benedettina raggiunse la sua maggiore importanza tra IX e XI secolo, grazie alla sua scuola ed allo scriptorium (biblioteca). Nel 1206 i suoi abati furono nominati principi dell’Impero, titolo che persero solo con l’avvento della secolarizzazione nel 1805.  Nel 1415/17 fu conferito alla città lo status di   libera città imperiale che, nel 1454, si unì alla Confederazione Elvetica. Dal secolo XIII al secolo XX, la lavorazione dei tessuti (tessitura di lino e cotone) fece sì che la città diventasse una delle più ricche della regione.

COLLEGIATA DI SAN GALLO E OTMAR





Di grande pregio artistico è la cattedrale, una delle ultime costruzioni tardo-barocche monumentali.  Essa fu costruita nel 1755/1766 quale chiesa conventuale da Peter Thumb, come la sala della biblioteca. I lavori in stucco nel coro sono dei fratelli Gigl; le cancellate dorate del coro e i preziosi intarsi degli stalli (scene della vita di san Benedetto)  sono opera di Joseph Anton Feuchtmayer, artista di Wessobrunn; i bassorilievi, invece, sono dello scultore di  Freiburg Christian Wenzinger. Di gran lunga più antiche (IX/X secolo) sono le cripte dell’ex chiesa conventuale , in cui furono poste le spoglie degli ultimi abati e vescovi. A sud del convento, si sono conservate la Karlstor (1570 circa) e una torre circolare.  Ad ovest, nelle stradine adiacenti, ci sono ancora numerose case borghesi di rilevanza storica, dalle quali spiccano le caratteristiche bow-window riccamente decorate.


La biblioteca della antica abbazia benedettina è famosa in tutto il mondo. La sala rococò, con i suoi preziosi pavimenti intarsiati,  i raffinati lavori in stucco (fratelli Gigl) e gli splendidi affreschi (Joseph Wannenmacher: raffigurazione del concilio ecumenico del IV e V secolo) danno alla preziosa raccolta una degna cornice. La biblioteca vanta numerose opere della antica scuola conventuale del IX e XI secolo. Particolamente interessanti sono le traduzioni in alemanno di testi latini da parte del monaco Notker.









ST. LAURENZEN KIRCHE



E' la chiesa parrocchiale riformata-evangelica della città. La chiesa fu per tre secoli il centro religioso, politico e sociale della repubblica cittadina di San Gallo e ne ha marcato in maniera persistente la storia. L'edificio attuale risale al XV secolo, ma subì modifiche sostanziali tra il 1850 e il 1854, presentandosi da allora come chiesa neogotica.


Nel 1520, Joachim von Watt, meglio conosciuto con il nome di Vadian, ha lasciato Vienna, dove aveva studiato e insegnato per 17 anni, per tornare alla sua città natale. Nelle sue funzioni di borgomastro e medico della città, ha fortemente contribuito a introdurre la riforma.  

Sotto il sindaco umanista Joachim von Watt  la città aderì al movimento riformatore. Così, il 2 febbraio 1525, la chiesa, con un nuovo ordine, fu formalmente aperta al culto riformato.  Successivamente, a piccoli passi, fu riformato il servizio divino.  Nel 1528 fu proibita la celebrazione della Messa secondo il rito cattolico in tutta la città. 




IMMAGINI



AREA ABBAZIALE DI SAN GALLO

VISTE DALL'ALTO



























ESTERNO









































INTERNO





























BIBLIOTECA













ST. LAURENZEN KIRCHE




















































UNA PASSEGGIATA NELLE STRADE






















































 "Come il vento che muove le onde del mare, Svetlana Zacharova danza sul palcoscenico, per rivelare a tutti il segreto della musica. Un dono di Dio, che comunica nella misteriosa grazia dei movimenti la bellezza è l'armonia dell'universo" Il giorno seguente, sempre al Teatro Carlo Felice, va in scena sul palcoscenico lo spettacolo "Amore", in cui l'artista si esibisce in tre diverse coreografie





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