mercoledì 25 aprile 2012

EGITTO - LUXOR - IL TEMPIO DI AMON E IL COMPLESSO TEMPLARE DI KARNAK



Il complesso templare di Karnak si trova sulla riva destra (rispetto alla sorgente) del Nilo e la sua costruzione procede di pari passo con la storia egiziana antica; esso è, infatti, un sovrapporsi di strutture successive tanto che è oggi quasi impossibile individuare il nucleo originale, risalente al Re Sesostris I della XII Dinastia, che era costituito da tre piccoli locali orientati Est-Ovest, oggi inesistenti. Dalla XII alla XXX Dinastia, in un arco di oltre 1600 anni, ogni Re o Faraone ha lasciato la propria traccia apportando modifiche, talvolta sfruttando le preesistenti costruzioni come cave di materiale o "usurpandole" a proprio nome.

Nel cuore dell'immenso complesso sorge il tempio di Amon, dedicato al re degli dei. Il maestoso edificio sconvolge  per le sue dimensioni ed il suo dedalo di cortili, sale, colossi e per l'imponente lago sacro. Sorto come modesto edificio sotto l'XI dinastia, il tempio si trasformò grazie all'opera dei faraoni che si susseguirono, ognuno dei quali tentò di imprimere il proprio marchio sul tempio più importante del regno, senza badare a spese.  Durante la XIX dinastia, circa 80 mila uomini tra operai, guardie, sacerdoti e servi lavorarono nel tempio. Rimase sepolto sotto la sabbia per più di 1000 anni prima dell'inizio degli scavi a metà del secolo XIX secolo.


A partire da un nucleo iniziale di irrilevante grandezza, costruito dal faraone Sesostri I, il tempio di Ammone crebbe gradualmente fino a raggiungere dimensioni colossali.  Non solo la stessa residenza del dio, ma anche i terreni destinati ad accoglierla acquisirono una estensione inaudita, cosicché il recinto finì per trasformarsi in una autentica città divina.  Il tempio di Ammone risplendeva come edificio emblematico, senza dimenticare i recinti minori della dea Mut e del dio della guerra Mentu. Insieme, i tre delimitavano un enorme territorio consacrato, al quale si aggiunsero il tempio di Khonsu - figlio della triade tebana - situato nell'angolo sudoccidentale del recito principale di Karnak,  un luogo sacro e abitazioni per i sacerdoti. 


L'accesso principale al tempio di Ammone si situava sulla facciata occidentale, prossima e perpendicolare al fiume, da dove si supponeva che arrivassero i visitatori.  Nei momenti, in cui la riva era più lontana da questo grande spazio sacro -poiché il corso del Nilo cambiava con una certa facilità e frequenza - un imbarcadero di grandi dimensioni permetteva di ormeggiare le barche.  Grazie a passerelle, si accedeva a una via in pietra, fiancheggiata da sfingi protettrici con testa di montone, le prime delle quali furono collocate lì da Pinedjem I durante la XXI dinastia.  Questo viale delle sfingi (il dromos) terminava alcuni metri prima dell'entrata al tempio, al quale  si accedeva da quello che oggi si conosce come il primo pilone, opera del faraone Nectanebo (XXX dinastia), come lo è anche l'immenso muro che circonda il recinto. In particolare, i piloni assolvevano a una duplice funzione nell'insieme del recinto di Karnak: strutture architettoniche  e anche elementi simbolici.


  • Il tempio di Sethi II è dedicato alla triade tebana, formata da Amon, dalla consorte Mut e dal figlio Khonsu. Risale alla XVIII Dinastia.

  • Il Colosso di Ramses II è una imponente statua che raffigura il faraone con una figlia ai suoi piedi e si trova di fronte all'entrata alla grande sala ipostila.

La Grande sala ipostila, simbolo emblematico di Karnak, era sostenuta da 134 colonne giganti. Fu iniziata da Sethy I e  terminata da Ramses II.

I Giardini botanici sono costituiti da una grande area cintata a cielo aperto, precedentemente parte del Tempio di Tutmosi III. Sorge dietro il Grande Tempio delle Feste. Vi si trovano rilievi con flora e fauna esotiche, riportati in Egitto dal faraone a seguito della campagna di Siria.


Il Grande Tempio delle Feste, costruito da Tutmosi III, ha una sala centrale progettata in modo da ricordare la tenda, in cui il faraone viveva durante le campagne militari.

Il nono pilone fu costruito da Horemheb con blocchi del tempio di Aton demolito.

Il Lago sacro di Amon è uno specchio d'acqua, in cui i sacerdoti si purificavano prima di compiere i riti. A nord del lago si trova un grande scarabeo in pietra di Khepri, costruito da Amenofi III.





















                                                                                 
                                                                                    Giardini botanici
                             Luogo sacro













          D                                            A         B                                                                        C



D Il secondo pilone, innalzato da Horemheb,  fu eretto con materiale riciclato da altre costruzioni. La sua entrata era fiancheggiata da due colossi seduti di Ramesse II

A Il cortile o sala della festa ospitò i primi due obelischi innalzati nel tempio, quelli di Thutmose I. A essi si aggiunsero in seguito quelli di Hatsheput e di Thutmose III.

B La sala Uadyet accolse due obelischi eretti dalla regina Hatsheput, che poi furono nascosto da Thutmose III. In questo spazio si celebrò per lungo tempo la festa Sed.

C Ajmenu era una sala di 40 metri di lunghezza con 20 colonne a forma di pali di tenda da campo e il tetto dipinto di blu e decorato di stelle. Fu costruito da Thutmose III..








VISTA DALL'ALTO












Il villaggio degli operai a Deir el-Medina 



PRIMO PILONE E INGRESSO AL TEMPIO DI AMMONE


 Il viale d'accesso è costellato da sfingi a testa d'ariete.











Il Primo Pilone che costituisce il cosiddetto "Ingresso Monumentale", é in realtà uno degli ultimi costruiti: si apre, infatti, nella cinta muraria, della XXX Dinastia; é situato sull'asse est-ovest.



Di seguito: Colosso di Ramses, cioè la statua in granito rosa di Ramses II











LA SALA IPOSTILA  ("BOSCO DI COLONNE")



Il Secondo Pilone immette nella Sala Ipostila.


Di seguito: le enormi colonne della "Grande Sala Ipostila" di Sethy I e Ramses





















Oltre il II Pilone, si apriva un grande portico scoperto voluto da Amenhotep III (XVIII Dinastia) e trasformato, da Sethy I e successivamente dal di lui figlio Ramses II, nella "Grande Sala Ipostila" con le sue 134 colonne.


Qui si trovava l'obelisco che ora é a Roma in San Giovanni in Laterano.



















IL LAGO SACRO DI AMON



UN POCO DI STORIA










Tutmosis III















ALTRI LUOGHI





PIRAMIDI DI GIZA



Vedere anche:

EGITTO - MARSA ALAM


EGITTO - LUXOR - TEMPIO DILUXOR


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