DESCRIZIONI
SANTO STEFANO
Le strade tortuose e le ampie piazze del quartiere di Stephansdom costituiscono il cuore dell'antica Vienna. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli scavi portarono alla luce i resti di una guarnigione romana di 2000 anni fa, ma tutte le epoche storiche vi sono rappresentate: dagli archi romanici di Ruprechtskirche alla spettacolare Haas Haus, in acciaio e vetro di Stephansplatz. Molti edifici sono sedi di uffici, trattorie e negozi eleganti. Il quartiere è dominato dalla maestosa sagoma della Stephansdom, che rappresenta il vero fulcro della città e ne è il centro geografico.
Dell'edificio romanico originale, risalente al XIII secolo, rimangono il Portale dei Giganti e le Torri dei Pagani. La navata gotica, il coro e le cappelle laterali sono frutto della ricostruzione avvenuta tra il XIV e il XV secolo, mentre alcune strutture esterne, come la sacrestia inferiore sono state aggiunte in epoca barocca.
La guglia (o Steffi), alta 137 metri, costituisce un caratteristico punto di riferimento. Salendo i gradini si raggiunge una piattaforma panoramica. La "torre settentrionale, secondo la leggenda, non fu mai terminata, perché il suo costruttore ruppe un patto con il diavolo, pronunciando un nome santo. Per questo l'angelo del male lo fece precipitare.
La guglia (o Steffi), alta 137 metri, costituisce un caratteristico punto di riferimento. Salendo i gradini si raggiunge una piattaforma panoramica. La "torre settentrionale, secondo la leggenda, non fu mai terminata, perché il suo costruttore ruppe un patto con il diavolo, pronunciando un nome santo. Per questo l'angelo del male lo fece precipitare.
L'alto interno a volta custodisce una imponente collezione di opere d'arte. Tra i capolavori dell scultura gotica spiccano il pulpito riccamente lavorato, le figure di santi che ornano i pilastri e i baldacchini di due altari laterali. Alla sinistra dell'altare maggiore si trova quello di Wiener Neustadt, risalente all'inizio del XV secolo e decorato da 72 dipinti di santi. Fu commissionato da Federico III nel 1447 ed è rivestito di pannelli che celano sculture interne di epoca antecedente, raffiguranti scene della vita di Cristo e della Madonna. La tomba di Federico III è l'opera più rappresentativa del Rinascimento. L'altare maggiore è un esempio tipico di sontuosità barocca. Il pulpito gotico è decorato con i ritratti dei Quattro Padri della Chiesa. Da una finestra sottostante si affaccia mastro Pilgram, a cui si deve il pulpito.
SAN CARLO
A Vienna, durante la peste del 1713, l'imperatore Carlo VI fece voto di costruire una chiesa dedicata a San Carlo Borromeo (1538-1584), arcivescovo di Milano, appena la città fosse uscita dalla epidemia. L'anno dopo indisse un concorso per il progetto della chiesa che fu vinto da Johann Bernhard Fischer von Erlach. Nacque così questo capolavoro barocco dalle forme sontuose ed eclettiche: la cupola gigantesca ed il portico si ispirano alla antica Grecia e a Roma, mentre vi sono influenze orientali nei padiglioni laterali e nelle colonne che richiamano i minareti. La costruzione durò quasi 25 anni e l'interno fu riccamente decorato con sculture e pale d'altare, realizzate dai più importanti artisti dell'epoca, quali Daniele Gran e Martino Altomonte.
KAPUZINERKIRCHE
I fondatori furono l'imperatrice Anna nel 1618 e l'imperatore Ferdinando II che pose la prima pietra nel 1622. La facciata (ricostruita nel 1633 - 36 in base a vecchie immagini) fu dotata di un portico, attraverso cui si accede alla navata unica con volte a botte; l'aggiunta delle due cappelle, poste rispettivamente a destra e a sinistra, forma un impianto a croce, secondo lo schema tipico dell'Ordine dei Cappuccini. Nel 1699 Marco d'Aviano (che nel 1683 aveva animato la resistenza della città assediata dai Turchi) morì nel monastero e ivi fu sepolto.
Sotto la chiesa si trova la Kapuzinergruft (Cripta dei Cappuccini) che è il luogo di sepoltura degli Asburgo. Fu fondata dall'imperatore Mattia e dalla moglie Anna e fu ampliata più volte tra il XVII e il XX secolo. La Cripta è lo specchio della storia austriaca. Nel 1989 vi fu sepolta l'ultima imperatrice Zita, moglie dell'imperatore Carlo II, e successivamente il loro figlio Otto.
KIRCHE AM HOF
La chiesa dei Carmelitani di epoca gotica (1386 - 1403) è l'esempio più eminente dell'architettura viennese basata sui modelli romani. Dopo l'adattamento in forme barocche dell'interno (1607 - 10), nel 1662 fu eretta la facciata odierna. Con i balconcini e le balaustre, l'edificio ricorda in modo inequivocabile le basiliche papali di Roma. Il paragone è rafforzato dal frontone centrale classico, racchiuso tra grandi volute e retrocesso rispetto ai due corpi laterali che , in questo modo, formano una sorta di cortile d'onore davanti al portale. La perfetta integrazione di una caratteristica propria di un edificio profano nella facciata della chiesa, la loro fusione in una unica articolazione di masse, , il cui punto focale è costituito dall'alta parete frontale, le lesene giganti che corrono lungo i piani, l'effetto di arretramento delle pareti grazie a un generoso uso della linea: tutti questi elementi danno una visione complessiva che rivela la sapienza compositiva del maestro (forse Carlo Antonio Carlone).
IMMAGINI DELLE CHIESE
L'ESTERNO DEL DUOMO DI SANTO STEFANO
Torri dei Pagani
Torre settentrionale
Steffi o guglia
Esterno di Santo Stefano (da Guida Mondadori Vienna)
INTERNO
Altare maggiore
Altare di Wiener Neustadt
Pietra tombale di FedericoIII
Interno di Santo Stefano (da Guida Mondadori Vienna)
LA ZONA CIRCOSTANTE
Haas Haus
SAN CARLO
KAPUZINERKIRCHE
I funerali di Otto von Hausburg
KIRCHE AM HOF
PETRSKIRCHE
GLI ASBURGO
Maria Teresa giovane
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