DESCRIZIONE
La pianura settentrionale di formazione geologica recente, nella quale si trova l’antica città di Posidonia (poi Paestum), è attraversata nella sua parte mediana, dal basso corso del fiume Sele. L’area in cui sorse la città è caratterizzata da uno spesso banco di travertino che si estende per una lunghezza da nord a sud di circa 6 km ed una larghezza di circa 1,5 km. La parte centrale di questo banco fu occupata dalla città.
Già nella più antica età della pietra troviamo tracce di abitatori, ma un periodo importante fu quello del passaggio dalla età della pietra alla più antica età dei metalli, quando genti provenienti dal Mediterraneo orientale si stanziarono in questa zona.
IL TEMPIO DI NETTUNO (O POSEIDONE)
In questo monumento, la materia non è più visibile come tale, non ha più gravità, ha solo la levità del colore che la indora, colore che, come per magia, modella volumi e spazi, volumi e spazi inscindibili dagli elementi intorno, dal mare non lontano, dai vasti ariosi campi, dall'arco delle montagne. E' una creazione della profonda sensibilità religiosa dell'anima ellenica, permeata, filtrata, nella viva, incantevole atmosfera italica.
Costruito verso la metà del V sec. a C. su una piccola altura, questo tempio è orientato (come tutti i templi greci) da ovest ad est; è anfiprostilo, cioè in due fronti simmetrici; è esastilo, cioè ha sei colonne frontali sui lati corti e 14 sui lati lunghi; è perittero, perché un solo ordine di colonne, poderose, ma rese più slanciate ed eleganti da un numero maggiore di scanalature (24 invece delle canoniche 20) circonda il peristilio.
Sui lati lunghi la cella (il nucleo del tempio di forma quadrangolare, costruito con blocchi squadrati per custodire il simulacro divino), divisa in tre navate, era chiusa da due muri, in gran parte scomparsi e dei quali si vedono i pilastri terminali; questi pilastri con le due colonne mediane dividono il peristilio dal pronaos (vestibolo anteriore della cella).
LA BASILICA
La cosiddetta Basilica è il più antico dei templi greci a Paestum e la sua costruzione risale alla metà del VI secolo a.C.
Si tratta di un tempio dedicato ad Hera (Giunone) o almeno facente parte del Santuario ad essa dedicato. Edificato in età arcaica, circa un secolo prima del Tempio di Nettuno, questo tempio fu costruito quasi come un corpo vivente a sé stante, estraneo all’ambiente, disunito nei suoi elementi. E’ orientato, come tutti i templi greci, da ovest a est; ha 9 colonne frontali e 18 laterali, in realtà 50 in tutto, dato che si usa contare due volte le colonne angolari che hanno funzione sia di colonne frontali che laterali.
IL TEMPIO DI CERERE
Costruito verso la fine del VI sec. A.C. (quindi mezzo secolo dopo la Basilica e mezzo secolo prima del Tempio di Nettuno), con 6 colonne frontali e 13 laterali, ha caratteristiche che lo rendono unico.
L'ANFITEATRO
Si trovava al centro della città, contrariamente alla consuetudine romana di costruire gli anfiteatri alla periferia delle città per favorire l’afflusso di visitatori. Forse l’area, al momento della scelta, era ancora periferica. Risale al I sec. A.C.; aveva 4 ingressi, due alle estremità dell’asse maggiore e due meno monumentali alle stremità dell’asse minore.
IMMAGINI
IL TEMPIO DI NETTUNO (O POSEIDONE)
LA BASILICA
Ipotesi di ricostruzione
IL TEMPIO DELLA PACE
Ipotesi di ricostruzione
IL TEMPIO DI CERERE
Ipotesi ricostruttiva
PAESTUM DALL'ALTO
MURA E PORTE
Porta Sirena - Ipotesi ricostruttiva
LA TOMBA DEL TUFFATORE
Coperchio
Interno
UN BUON PASTO: RISTORANTE NETTUNO
Il tenore Francesco Napoletano
MAPPA
Vedere anche:
I Templi greci meglio conservati, oltre al Partenone e al Tempio di Giova a Capo Sounion, sono in Italia: il Tempio della Concordia ad Agrigento ed il Tempio di Nettuno a Paestum.
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