"Sotto il cielo di Capri, è bello sognar!". La bellezza dell'isola è stata cantata in innumerevoli canzoni. Non sono esagerazioni. Non può mancare una visita per scoprire il fascino dell'isola! E sembra che questi luoghi incantevoli facciano nascere l'amore!
La visita inizia dal porto di Marina Grande, dove giungono gli aliscafi ed i traghetti e presso il quale è la stazione inferiore della funicolare per Capri, che costituisce l'accesso più diretto al centro urbano. Il suo abitato, disteso lungo il porticciolo, è inserito al centro di una ampia insenatura rivolta verso il golfo di Napoli. Nella parte occidentale si estende la spiaggia, mentre poco oltre sono visibili i resti del cosiddetto palazzo a mare, probabilmente la residenza preferita da Augusto sull'isola, spogliati negli scavi della fine del '700. Essi furono gravemente danneggiati tra il 1806 ed il 1815, quando Capri fu contesa tra i francesi e gli inglesi, alleati di Ferdinando IV, con la creazione della Piazza d'armi, oggi campo sportivo. Strutture romane sono conservate nelle ville Williams e Stepanow, ma i resti più importanti sono i cosiddetti bagni di Tiberio. La grande villa romana doveva estendersi su una vasta area, comprendendo diversi ambienti immersi in un parco.
Capri è il capoluogo dell'isola ed un animato centro turistico e mondano. L'abitato, adagiato tra le pendici delle colline di S.Michele e del Castiglione, è formato da piccole case in tufo e pietra calcarea, coperte da terrazze. Eleganti botteghe e raffinati luogo di ritrovo s'addensano nelle tortuose stradine a ridosso della centrale piazza Umberto I, creando una bizzarra mescolanza tra le tipiche e pittoresche abitazioni mediterranee e la ricercata raffinatezza di gusto internazionale di alberghi, negozi, ristoranti.
Piazza Umberto I, la piazzetta per antonomasia, sempre vivacemente affollata, è il cuore di Capri e lo è da secoli, come dimostrano gli ingenti ritrovati archeologici, Chiusa da bassi edifici, su cui emerge la Torre dell'Orologio, ha quasi l'aspetto di un cortile spesso ingombro dai tavolini dei caffè che vi prospettano. E' aperta da un lato dalla scalinata che sale alla Chiesa di Santo Stefano, ricostruita alla fine del '600 in fantasiose forme barocche con cupole e cupolette. Di fronte alla chiesa si trova palazzo Cerio, riadattamento del castello di Giovanna I d'Angiò.
La Grotta Azzurra era già nota agli antichi, come testimoniano i resti di strutture romane che si conservano al suo interno. Ma la vera scoperta, da cui derivò la fama universale della grotta si ebbe nel 1822 durante una esplorazione fortuita di un pescatore caprese. L'ampia cavità ha subito nel corso dei secoli uno sprofondamento di circa 20 metri, dovuto a fenomeni bradisismici. Ciò ha portato alla occlusione di dirette fonti luminose, tranne una grande apertura posta al livello marino, da cui la luce, penetrando, determina la celebre colorazione azzurra che riveste interamente le pareti della grotta. La sua apertura è larga due metri ed alta poco più di un metro, per cui è accessibile solo tramite apposite barche. L'interno misura m 54 x m 15. L'altezza è 30 m e la profondità varia da 14 a 22 metri. L'effetto luminoso prodotto dalla luce solare che filtra attraverso l'acqua, oltre al caratteristico e suggestivo riflesso azzurro della roccia, dona agli oggetti immersi nell'acqua un colore argenteo. In un angolo della caverna si apre la cosiddetta galleria dei Pilastri, con tre rami confluenti in una galleria che si inoltra nelle cavità sotterranee, punteggiate da stalattiti. Sullo sbocco di uno di questi sbocchi nella grotta si riconoscono i resti di un piccolo approdo di età romana.
La Grotta Azzurra era già nota agli antichi, come testimoniano i resti di strutture romane che si conservano al suo interno. Ma la vera scoperta, da cui derivò la fama universale della grotta si ebbe nel 1822 durante una esplorazione fortuita di un pescatore caprese. L'ampia cavità ha subito nel corso dei secoli uno sprofondamento di circa 20 metri, dovuto a fenomeni bradisismici. Ciò ha portato alla occlusione di dirette fonti luminose, tranne una grande apertura posta al livello marino, da cui la luce, penetrando, determina la celebre colorazione azzurra che riveste interamente le pareti della grotta. La sua apertura è larga due metri ed alta poco più di un metro, per cui è accessibile solo tramite apposite barche. L'interno misura m 54 x m 15. L'altezza è 30 m e la profondità varia da 14 a 22 metri. L'effetto luminoso prodotto dalla luce solare che filtra attraverso l'acqua, oltre al caratteristico e suggestivo riflesso azzurro della roccia, dona agli oggetti immersi nell'acqua un colore argenteo. In un angolo della caverna si apre la cosiddetta galleria dei Pilastri, con tre rami confluenti in una galleria che si inoltra nelle cavità sotterranee, punteggiate da stalattiti. Sullo sbocco di uno di questi sbocchi nella grotta si riconoscono i resti di un piccolo approdo di età romana.
MARINA GRANDE
LA PIAZZETTA E VISTE DALL'ALTO
PERCORRENDO I VICOLI ALL'INTERNO
DAL BELVEDERE PAOLO FALCO
LA GROTTA AZZURRA
LA VILLA DI TIBERIO
LA VIA KRUPP
Le canzoni di Capri:
"Luna caprese"
"Qui sotto il cielo di Capri"
Vedere anche:
Nessun commento:
Posta un commento