UN POCO DI STORIA
Dopo il 330 d.C., dopo che
Costantino il Grande ebbe trasportato la capitale dell’Impero Romano d’Oriente
a Costantinopoli ed ebbe fondato l’Impero Bizantino, Coo fece parte del tema
del tema del Dodecaneso. Intanto la religione cristiana si era diffusa a Coo.
Molte chiese cristiane, costruite sul modello dominante dell’epoca (basilica),
accoglievano i fedeli cristiani. Chiese di quell’epoca e ruderi di queste si
trovano oggi in molte zone dell’isola.
Solo le basiliche sono 26. Tutte
le zone litoranee dell’impero Bizantino furono attaccate ripetutamente dai
pirati. Coo, a causa della sua posizione
geografica e della sua fama di ricchezza, attirò più volte l’attenzione di
avventurieri assetati di bottino.
Attorno al 467 i Vandali
saccheggiarono l’isola e provocarono gravi catastrofi. Un nuovo saccheggio, con conseguenti
distruzioni, si ebbe attorno al 500 da parte delle orde di Alarico, re dei
Visigoti. Seguirono le scorrerie degli
Slavi e degli Arabi, che si impossessarono anch’essi di parecchie ricchezze. Le
fondamenta delle case di Kouboumo e Psalidi mostrano che una simile catastrofe
avvenne nel 554 d.C., quando uno dei più terribili terremoti colpì l’isolae
distrusse completamente la città, i paesi e l’Asclepio. Ma sempre, dopo ogni
catastrofe o saccheggio, gli abitanti di Coo reagirono dinamicamente ed
iniziarono a ricostruire le loro casee a ricreare le loro ricchezze.
Naturalmente l’isola attirò nuovamente l’attenzione dei pirati, che
continuarono le loro scorrerie e le loro rapine, come fecero nel 612 i Saraceni
e subito dopo i Normanni.
Attorno al 1160 fecero la loro apparizione i crociati di varie nazionalità, che alla affermazione della fede associavano il desiderio di conquista. Nel 1204, dopo la sconfitta dei Bizantini, tre ottavi dell'impero andarono ai veneziani e in essi erano comprese le isole. Leone Gavalas divenne amministratore delle isole e proclamò se stesso capo indipendente di Rodi e Coo. Così l'isola conobbe alcuni anni di amministrazione veneziana. Quando l'imperatore Michele Paleologo riuscì a riprendere Costantinopoli, cacciò i latini da Coo. Questi fu però costretto a chiedere l'aiuto dei genovesi e divette ricompensarli. L'alternanza di dominio franco e genovese offrì ai pirati l'occasione di saccheggiare Coo. Nel 1309 il capo genovese della regione vendette Coo e altri suoi possedimenti a Fulge de Vilare, Gran Maestro dei Cavalieri di San Giovanni. I cavalieri giunsero nell'isola nel 1314 e il loro dominio durò 210 anni circa.
IL CASTELLO
Da Antimachia una strada conduce a Kardamena; al km 3 di questa strada, sulla sinistra, c'é il famoso castello, costruito sulle rovine di costruzioni più antiche. Si sono conservati i ruderi di porte, stanze, magazzini per le derrate, cisterne per l'acqua ed altre costruzioni. Dentro il castello si trova la chiesa di Aghia Paraskevi, dove si svolge una grande sagra il 26 luglio, oltre ad altre chiese più piccole.
Fu costruito dai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni per difendere l'isola dalla parte interna, visto che dal mare era difficilmente espugnabile. Insieme al castello di Neratzia nel porto di Coo, a Palio Pyli ed a Kefalos costitiva il sistema di difesa dell'isola.
Nel 1457 il castello fu assediato dagli Ottomani e diede buona prova: 15 cavalieri e 200 locali resistettero per 23 giorni e costrinsero 16000 uomini dell'esercito turco ad abbandonare l'assedio ed a lasciare l'isola.
All'interno delle mura c'é una chiesetta.
Le mura esterne del castello sono meglio conservate e, con la loro imponenza, testimoniano l'importanza della fortificazione.
All'ingresso staziona un pastore in costume tipico.
Girando alla sinistra della porta di ingresso, si vedono le mura che guardano il versante interno dell'isola.
A questo punto non é più possibile girare intorno al castello, perché l'altro lato é a strapiombo sulla valle sottostante.
Girando alla destra dell'entrata si arriva a vedere il mare e Kardamena.
Dalla fortezza si ha una splendida vista sul mare e su Kardamena.
Dalla spiaggia di Kardamena si scorge nitida la mole imponente del castello.
Il castello di Antimachia e, in lontananza, Kardamena
Ecco come si presenta il castello, visto dall'alto.
I ruderi di Palio Pyli, altra fortezza del sistema difensivo di Kos.
Vedere anche:
KOS - KARDAMENA - BEACH
http://johncristiani.blogspot.it/2011/06/kos-kardamena-beach.html
http://johncristiani.blogspot.it/2011/06/kos-kardamena-beach.html
KOS - L'ASKLEPIO
http://johncristiani.blogspot.it/2012/09/kos-lasklepio-asklepieion.html
http://johncristiani.blogspot.it/2012/09/kos-lasklepio-asklepieion.html
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