L'Ente per il Turismo di RODI promette ai turisti 300 giorni di sole nel corso dell'anno. In effetti, chi ci è stato in estate ha raramente trovato giornate nuvolose, anche se i conti esatti è impossibile farli.
DESCRIZIONE
UN POCO DI STORIA
L’isola è stata abitata verso la fine del periodo neolitico (4000 a.C.). Nel 408 a.C. le tre grandi città dell’isola, Ialysos, Kameiros e Lindos, fondarono la città di Rodi. I tre secoli successivi furono “l’età d’oro” dell’isola. Il commercio marittimo, la navigazione, come anche le abili mosse diplomatiche, mantennero la città molto forte e fiorente fino al tempo dei Romani. Nello stesso periodo, Rodi produsse opere d’arte eccezionali. La creazio0ne più famosa fu il Colosso, una delle sette meraviglie del mondo, costruito dallo scultore di Lindos Carete, tra il 304 a.C. e il 292 a.C. La costruzione durò 12 anni. Per molto tempo la statua fu collocata all’entrata del porto e personificava il dio Helios, fino al momento che un forte terremoto colpì Rodi nel 226 a. C. La città subì gravi danni e la statua crollò.
Il disegno urbanistico della città antica di Rodi era basato era basato sulle idee urbanistiche e filosofiche del celebre urbanista greco Ippodamos. Il disegno delle strade della città antica è noto grazie agli scavi archeologici. Gli isolati (insulae) erano di dimensioni 42,70 x 26,50 e avevano tutte la stessa dimensione. Ognuna di esse comprendeva tre case ed era circondata da strade di 5-6 metri.
L’indipendenza dell’isola ebbe fine nel 164 a.C. quando l’isola divenne provincia dell’Impero Romano.
LA CITTA' DI RODI
L'Ordine dei Cavalieri fece la sua prima apparizione agli inizi del XII secolo, quando arrivò a Gerusalemme Pierre Gerard, una figura che è ancora circondata dal mistero. A quel che sembra, costui fu il fondatore dell'Ordine, a cui diede il nome del suo protettore, San Giovanni. In origine il carattere dell'Ordine era religioso e filantropico. Dopo la morte di Gerard, il suo successore, Raymond du Pays, che fu anche il primo a portare il nome di Maestro, vi aggiunse un carattere militare.
Nel XII secolo i Cavalieri di San Giovanni ebbero un ruolo importante nelle lotte contro i Musulmani in Terrasanta. Avendo acquisito un ricco patrimonio grazie a donazioni, fino al 1247, quando Gerusalemme cadde nelle mani dei Musulmani, riuscirono a conservare i loro possedimenti in Siria ed in Palestina. Nel 1291 i Cavalieri furono costretti ad abbandonare la Terrasanta ed a rifugiarsi a Cipro, dove rimasero fino al 1306. I Cavalieri provenivano dai paesi cattolici d'Europa ed erano divisi in sette gruppi nazionali, chiamati "lingue": Provenza, Alvernia, Francia, Italia, Aragona (che comprendeva i membri provenienti dalla Spagna), Inghilterra e Alemagna. In seguito, la lingua di Aragona si divise in Aragona e Castiglia.
Nel 1309 i Cavalieri di San Giovanni diventarono signori di Rodi che divenne il centro dell'Ordine. Il suo porto conobbe un notevole sviluppo e divenne una tappa obbligata per i pellegrini in viaggio verso la Terra Santa. Vennero costruiti nuovi edifici e le fortificazioni vennero rinforzate e migliorate. La città acquisì allora il suo carattere medioevale. Con una cinta interna fu divisa in due parti: il Collachio, la parte più piccola, ed il Borgo, la parte più grande. Il Collachio aveva come asse principale la via dei Cavalieri (nella foto sopra) e comprendeva il Palazzo del Gran Maestro, il centro amministrativo, la cattedrale dei cattolici, l'ospedale, gli alberghi delle varie lingue, le dimore dei Cavalieri, l'arsenale e l'armeria. Il Borgo si trovava a sud del Collachio; dentro le sue mura si trovavano le abitazioni delle varie genti che abitavano nella città (tra cui Greci ed Ebrei), le chiese cattoliche ed ortodosse, la sinagoga ed il mercato. Nella prima fase (1309 - 1480) fu adottata una architettura di stile gotico, con varianti bizantine; nella seconda fase (1480 - 152) fu applicato lo stile tardogotico, influenzato dall'arte rinascimentale italiana. Le mura che circondavano la città avevano un perimetro di 4 km; lungo di esse correva un fossato che in certi punti era doppio. Le fortificazioni comprendevano le mura della terraferma, il muro del porto e le mura dei moli. Ogni "Lingua" aveva una posizione ben precisa sulle mura che doveva difendere in caso di attacco nemico
LINDOS
I PROPILEI
Sono il monumentale ingresso al santuario, con cui terminava la scalinata. Furono costruiti nella prima metà del terzo secolo a.C. Erano un edificio con un colonnato dorico esterno. Dietro c'era un muro con cinque porte, che conducevano al cortile interno. Nel periodo 1936 - 1940 fu eseguito un lavoro di ricostruzione dei muri di fondazione, dei propilei, della scala, della terrazza.
IL TEMPIO DI ATENA LINDIA
In cima, al quarto livello, c'è il tempio restaurato di Atena Lindia. Si tratta di un tempio oblungo, a quattro colonne, bi-prostilo del IV sec. a.C. Il tempio è di stile dorico, con le seguenti dimensioni: 21.6 m lungo e 7.7 m largo. All'inizio, al posto del tempio, esisteva solo un altare.In seguito fu costruita una nicchia e solo nel VI sec. a.C. fu edificato il tempio di Cleobulo, che fu distrutto nel IV sec. da un incendio. Nel preesistente tempio, gli architravi erano ornati da 8 scudi, portati da Cleobulo, quando era ritornato vincitore dalla Lycia. L'entrata era situata nella parte settentrionale, come dimostrano gli scalini. A destra e a sinistra dell'entrata esisteva un catalogo dei sacerdoti della dea che riportava i loro nomi dalla fine del V sec. a.C. fino al 47 d.C. Questo catalogo è stato utilizzato come pavimento del tempio Agios Stefanos sotto l'acropoli. In questa chiesa è stata anche scoperta la famosa "Cronaca di Lindos", oggi conservata al Museo di Copenhagen. Si tratta di una stele marmorea a rilievo, in cui sono registrate le offerte dei sovrani e i miracoli della dea. Nella nicchia, dopo il pronao, si possono distinguere le intagliature n ella roccia con le offerte dei credenti, mentre all'interno si può vedere il piedistallo della statua di Atena. Negli anni di Cleobulo, la statua probabilmente rappresentava la dea seduta con una corona d'oro e gioielli sul petto. L'imperatore Teodosio II (408 -450 d.C.) trasportò la statua, insieme ad altri tesori del tempio a Costantinopoli, dove fu distrutta nel 476 dall'incendio del grande palazzo.
VITA NOTTURNA
A Faliraki, invece, troviamo il famoso discobar Sting Club dove si tira l’alba con musica e feste a tema, il Liquid a due piani, ed il Bedrock Bar arredato come una caverna preistorica. A Lindos si trovano il Karmi, dove si può ascoltare musica reggae, ed il sofisticato Antika dove le poltroncine sono in cuoio e la musica d’avanguardia è di casa. Nel centro di Lindos c’è l’Amphiteatre club, con musica all’aperto in estate.
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