MALTA - LE FORTEZZE NEI DUE PORTI
(TWO HARBOURS TOUR)
L'arcipelago maltese ha un'anima mediterrane, non solo per collocazione geografica, ma anche per la cultura e la storia. Malta è l'ultimo avamposto meridionale dell'Europa, l'ultimo lembo del continente.
Se Malta è considerato un gioiello artistico e storico, lo deve soprattutto all'Ordine Ospitaliero dei Cavalieri di S. Giovanni, una congregazione di monaci forti e combattenti, di nobile stirpe, concentrati in uno spazio decisamente piccolo.
Questo ha conferito alle isole quella impronta indelebile, che ancora ne caratterizza il paesaggio, segnato più dalle facciate dei palazzi rinascimentali e dalle cupole delle chiese barocche che dalla macchia mediterranea.
Se Malta è considerato un gioiello artistico e storico, lo deve soprattutto all'Ordine Ospitaliero dei Cavalieri di S. Giovanni, una congregazione di monaci forti e combattenti, di nobile stirpe, concentrati in uno spazio decisamente piccolo.
Questo ha conferito alle isole quella impronta indelebile, che ancora ne caratterizza il paesaggio, segnato più dalle facciate dei palazzi rinascimentali e dalle cupole delle chiese barocche che dalla macchia mediterranea.
Nel 1552 i Cavalieri rafforzarono il forte di San Michele sulla penisola disabitata chiamata L'Isla; la piccola penisola all'interno dell'ampia insenatura venne fortificata con il nome di Senglea, in onore del Gran Maestro Claude de la Sengle (1533-37). Tuttavia le nuove fortificazioni non rappresentavano un ostacolo valido agli attacchi dei Turchi: questi potevano sbarcare nella grande baia di Marsaxlokk ed attaccare vi terra.
Nel 1565 una flotta di 181 navi, comandata da Kapudan Piale Pascià, ammiraglio del sultano Solimano il Magnifico, assalì Malta, dando inizio al Grande Assedio per terra e per mare. L'ammontare delle forze turche era non inferiore a 30.000 uomini, esclusi marinai, schiavi e persone non combattenti. Il comandante era Kara Lala Mustafà Pascià.
Ad essi si contrapponevano 541 Cavalieri dell'ordine, protetti da formidabili armature e armati di enormi spade e lance micidiali; inoltre c'erano 2000 uomini d'arme, 3000 maltesi, 100 soldati della guarnigione di Forte Sant'Elmo ed un migliaio di rematori delle galere. I Turchi riuscirono ad espugnare il Forte Sant'Elmo, ma fu praticamente il loro unico successo.
MANOEL FORT
Si trova sulla Manoel Island (Gzira) nel Marsamxett Harbour, tra Sliema Creek e Lazzaretto Creek. Fu progettato da René Jacob de Tigné, ingegnere navale francese, e costruito tra il 1723 ed il 1755, quando era Gran Maestro il portoghese Antonio Manoel de Vilhena. Nel 1643 il Gran Maestro Jean Paul Lascaris fece costruire un ospedale di quarantena (lazzaretto) per controllare le periodiche epidemie di peste e colera portate dalle navi di passaggio.
E' una fortificazione che si trova su Manoel Island nel porto di Marsamxettnord-ovest di La Valletta. Controlla l'entrata al porto e l'ancoraggio alla Sliema Creek. Fu costruito tra il 1723 ed il 1755, quando era Gran Maestro se Antonio Manoel de Vilhena.
Il Lazzaretto
Il Lazzaretto
Interno della Concattedrale di San Giovanni
FORTIFICAZIONI DI LA VALLETTA
(NEL MARSAMXETT HARBOUR)
Fortificazioni viste dall'alto
FORTE SANT'ELMO
FORTIFICAZIONI DI LA VALLETTA
(NEL PORTO GRANDE)
DRAGUT POINT
Dragut ar-Rais posizionò a Tigné Point numerosi cannoni per bombardare Forte Sant'Elmo. Perciò l'estremità della penisola porta ancora il suo nome.
SENGLEA
E' una delle Tre Città di Cottonera costruite intorno alle profonde cale che caratterizzano il lato sud-orientale del Grand Harbour. Sorge sulla penisola più interna tra Dockyard Creek e French Creek.
Fino al XVI secolo era una penisola disabitata, chiamata L'Isla. Dopo l'insediamento dei Cavalieri a Birgu nel 1530, Pietro Pardo, successore di Antonio Ferramolino come consigliere per le fortificazioni del Gran Maestro de Homedes convinse questi della necessità di costruire alla radice della penisola de L'Isla una robusta fortificazione, Fort St Michael, che fu completato in tre anni. Insieme al progetto di fortificazione, fu realizzato un piano di sistemazione a verde, con giardini e passeggiate.
Durante il grande assedio del 1565, il forte resistette ai pesanti bombardamenti turchi durati quattro mesi. Nel 1922, il forte fu completamente smantellato
Safe Heaven Gardens
L'estremità della penisola ospita un giardino pensile, ricavato nell'antico bastione, dove spicca la celeberrima Gardjola, la garitta esagonale a sbalzo nel vuoto che riporta i rilievo alternativamente sui sei lati un occhio, un orecchio e un pellicano che sormonta un pesce, simboli di costante vigilanza e allerta dei Cavalieri contro il nemico che arrivava dal mare. Da questo punto di osservazione il panorama suValletta, Vittoriosa e tutto il Grand Harbour è straordinario.
L'estremità della penisola ospita un giardino pensile, ricavato nell'antico bastione, dove spicca la celeberrima Gardjola, la garitta esagonale a sbalzo nel vuoto che riporta i rilievo alternativamente sui sei lati un occhio, un orecchio e un pellicano che sormonta un pesce, simboli di costante vigilanza e allerta dei Cavalieri contro il nemico che arrivava dal mare. Da questo punto di osservazione il panorama suValletta, Vittoriosa e tutto il Grand Harbour è straordinario.
DOCKYARD CREEK
Si trova tra le penisole di Senglea e Vittoriosa.
VITTORIOSA E FORTE SANT'ANGELO
Vittoriosa, l'antica Birgu, è la più orientale delle Tre Città, la più piccola, la più antica e la più ricca di storia. Si trova sulla lunga penisola che si stende tra Dockyard Creek e Kalkara Creek, al centro del versante sud-orientale di Grand Harbour.
Quando i Cavalieri si stabilirono a Malta nel 1530, decisero di spostare la capitale da Mdina, troppo lontana dal mare, a Birgu, un piccolo villaggio di pescatori, protetto da un piccolo castello eretto sulla punta estrema della penisola. Birgu fu dotata da auberges e delle strutture necessarie ad accogliere l'apparato governativo e difensivo. Dopo il Grande Assedio del 1565, Birgu fu chiamata Vittoriosa.
L'assedio di Birgu
L'assedio di Birgu
Le prime fortificazioni sulla punta della penisola risalgono a prima della invasione araba del IX secolo. Ruggero I, conte di Sicilia, migliorò le strutture, consapevole della loro importanza strategica. Così fecero, successivamente, svevi ed angioini. Quando nel 1530 il Gran Maestro Philippe de Villiers de l'Isle-Adam prese possesso del forte, comprese che servivano ammodernamenti sostanziali.I lavori furono diretti da Antonio Ferramolino e durarono 30 anni. Per completare il sistema difensivo, fu scavato un fossato di separazione con il resto della penisola. Durante il Grande Assedio del l565, il forte resistette bene agli incessanti cannoneggiamenti dei Turchi.
L'assetto attuale è opera dell'ingegnere navale spagnolo Carlos de Grunenberg che compì gli ultimi interventi sul finire del Seicento.
L'assetto attuale è opera dell'ingegnere navale spagnolo Carlos de Grunenberg che compì gli ultimi interventi sul finire del Seicento.
KALKARA E IL ROYAL NAVY HOSPITAL BIGHI
Vista da Vittoriosa verso Kalkara: antico Navy Hospital
Il Bighi Hospital era un importante ospedale navale per l'esercito britannico. Serviva il Mediterraneo Orientale nel XIX e XX secolo. Si trova nella piccola città di Kalkara.
RICASOLI FORT
Si trova sul promontorio, noto come Gallows Point, che forma il braccio orientale del Grand Harbour e la costa settentrionale di Rinella Creek. Fu costruito tra il 1670 ed il 1693 e deriva il suo nome da Fra Giovanni Francesco Ricasoli che ne finanziò la costruzione. Aveva la funzione di controllare gli accessi al Grand Harbour ed al Marsamxett Harbour, insieme a Forte Sant'Elmo e Fort Tigné. Fu progettato dall'ingegnere militare Antonio Maurizio Valperga.
Fontana del Tritone e ingresso della città di Valletta
Itinerario del "2 Harbours Tour"
Vedere anche:
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