johncristiani: gennaio 2020

DESCRIZIONE

La cinta denominata "Mura aureliane" fu fatta costruire tra il 270 e il 275 dall'imperatore Aureliano per difendere Roma da eventuali attacchi dei barbari.

Nel corso dei secoli hanno subito numerose ristrutturazioni, sia nell'antichità, sia in epoca moderna, ma si presentano oggi in buone condizioni di conservazione per la maggior parte del loro tracciato. Nell'antichità erano lunghe 19 km, mentre ora sono lunghe 12,5 km. Il loro percorso cinge una superficie di più di 1200 ettari.

La minaccia delle tribù germaniche che premevano alle frontiere si faceva sempre più incombente. Nel 250 orde di Goti calarono dalla Scandinavia, loro terra di origine, arrivando fino alla Grecia, e sottoposero l'Europa centro-meridionale a un pesante saccheggio. L'unica barriera che riuscì in qualche modo a frenare l'impeto di questi assalti fu la presenza di mura fortificate. Così si salvarono Milano, Verona e poi Mileto e Atene.

Inizialmente Roma si considerava immune da ogni pericolo: sembrava impossibile che si potesse violare il sacro suolo dell'Urbe. Nel 260 d.C. gli Alemanni arrivarono fino a Roma, ma rinunciarono ad attaccarla, forse convinti della sua invulnerabilità. Il sacco di Atene del 267 da parte degli Eruli, che calarono dal Dneper, generò la paura del saccheggio di Roma e accelerò il progetto di edificazione delle mura. Nel 270 Aureliano riuscì ad arrestare con molta difficoltà presso Piacenza una invasione di Alemanni e di Goti. Nonostante lo scampato pericolo, ci si rese conto della necessità di correre ai ripari.

La costruzione delle mura iniziò probabilmente nel 271 e fu terminata in quattro anni. La definitiva rifinitura ebbe luogo nel 279 sotto l'imperatore Probo. La massima velocità di costruzione e la semplicità strutturale furono i criteri tenuti presenti. Un contributo importante nella progettazione si dovette probabilmente a esperti militari.