La parte del Palazzo d'Accursio, su cui si erge la torre dell'orologio era la residenza dell'illustre giurista Accursio, vissuto nel XIII secolo. Egli, nel 1284, vendette il Palazzo al Comune che ne fece il granaio pubblico. Sull'antica torre fu sistemato un orologio meccanico con statue semoventi, poi sostituito nel 1700 con l'orologio attuale. In alto sulla facciata, vi è una preziosa "Madonna con Bambino", opera di Niccolò dell'Arca. La parte del palazzo a sinistra del portale d'ingresso, venne ampliata alla fine del 1500 per realizzare gli appartamenti del Governatore della Città, che in realtà era il Cardinale Legato.
L'aspetto del Palazzo del Legato è paragonabile a una fortezza con tanto di mura, merli e torrioni. Sopra il portale d'ingresso si trova la statua di Gregorio XII, opera di Alessi nel 1553. Il Papa, originario di Bologna, fu il riformatore dell'antico calendario giuliano, che nel 1583 aveva accumulato un ritardo astronomico di 10 giorni.
Entrando nel Palazzo, si attraversano tre cortili: quello di rappresentanza, quello d'armi e quello del carcere (che fu molto ridimensionato verso la fine dell'Ottocento per la costruzione della Sala Borsa. Il grande scalone, opera del Bramante, fu costruito perchè le carrozze potessero salire fino agli appartamenti superiori. All'interno si trova il Museo Morandi.
Il Palazzo del Podestà cominciò ad essere costruito nel 1200 con la piazza stessa. Del primo impianto romanico rimane solo una porzione della facciata, mentre il palazzo che vediamo oggi fu modificato nel 1484, sotto la signoria di Giovanni Bentivoglio. Il palazzo non venne però mai terminato a causa di una insurrezione popolare che portò alla brusca interruzione del suo dominio sulla città. Questo è il motivo per cui la facciata è priva di cornicione e di merli. I sostegni del magnifico porticato sono fregiati da oltre tremila rosette scolpite, una diversa dall'altra.
Questo fu il primo dei palazzi pubblici che furono costruiti in seguito. Al Palazzo del Podestà furono accostati il Palazzo Re Enzo e il Palazzo del Capitano del Popolo, separati solo dal Voltone del Podestà che si estende a piano terra, costituendo un crocevia coperto. Proprio su tale incrocio s'innalza la maestosa Torre dell'Arengo che poggia su quattro grossi pilastri e sui relativi archi. La grande campana, detta il "campanazzo", installata nel 1453 per chiamare a raccolta il popolo nei momenti di pericolo, oggi scocca solo in occasione di grandi eventi cittadini.
L'antico palatum novum, costruito tra il 1244 ed il 1246, per ospitare la sede del Comune, divenne invece la ricca prigione di Enzo, re di Sardegna, figlio dell'imperatore Federico II di Svevia. Re Enzo fu fatto prigioniero durante la battaglia di Fossalta nel 1249 ed i bolognesi lo tennero prigioniero fino alla morte, avvenuta nel 1272, in questo palazzo, a cui fu dato il suo nome. Salendo la scalinata che costeggia il cortile del palazzo di Re Enzo si arriva alla sala del Palazzo del Podestà e a quello che fu il Palazzo del Capitano del Popolo. Questo sorge tra il Palazzo del Podestà e quello di Re Enzo. Dalla strada si può ancora vedere la torre che fu incorporata nell'angolo durante la sua costruzione. Questa torre che fu di proprietà della famiglia Lambertini ebbe vari utilizzi nel corso dei secoli.
Palazzo dei Banchi si chiama così per via delle botteghe dei banchieri e dei cambiavalute che un tempo si aprivano nei locali oggi occupati dai negozi. Costruito nel 1412, in realtà non è un palazzo vero e proprio, ma una facciata di raccordo, con la quale, Jacopo Barozzi da Vignola, tra il 1563 ed il 1568, rivestì le vecchie case, il cui aspetto non era certamente all'altezza degli altri edifici che si affacciavano sulla piazza.
Il portico del palazzo è al centro di un percorso "porticato" di passeggio che inizia all'angolo tra via Rizzoli e Palazzo Re Enzo per raggiungere poi il portico del Pavaglione.
La facciata, attribuita a Francesco Francia, presenta 9 arcate (oggi murate), separate da paraste, e due ordini di bucature, uno di finestre bifore e l'altro di oculi. Un cornicione aggettante chiude il prospetto. La nicchia che sormonta il balcone centrale in arenaria ospita una Madonna con Bambino di Gabriele Fiorini.
PALAZZI DI PIAZZA MAGGIORE
Palazzo d'Accursio
Palazzo del Podestà
Palazzo dei Notai
Palazzo dei Banchi
Palazzo Re Enzo
Palazzo dei Capitani del Popolo
VIA ZAMBONI E PIAZZA DI PORTA RAVEGNANA
Cortile di palazzo Malvezzi Campeggi
Palazzo Malvezzi Campeggi
Palazzo Strazzaroli è posto alla fine di via Zamboni, nella piazza delle torri.
PALAZZI VARI
Palazzo Fantuzzi in via San Vitale
Palazzo Ghisilardi
Palazzo Pepoli
Palazzo Pepoli Campogrande
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