FUERTEVENTURA - LA SELVAGGIA PENISOLA DI COFETE

Quando si ha l'impressione di conoscere ormai bene Fuerteventura, si scoprono nuove meraviglie da esplorare! Tale si può definire la selvaggia penisola di Cofete. E' un luogo misterioso e fantastico, situato in una delle zone più recondite di Fuerteventura. Costituisce uno dei pochi paesaggi praticamente vergini dell'isola. Ci sono solo strade sterrate che si percorrono con una jeep o un fuoristrada. Il mare è sempre agitato con forti venti e correnti fortissime che lo rendono pericoloso per i bagnanti. Se si fa una gita in catamarano, si resta molto lontani da Cofete per il pericolo rappresentato dalle correnti. La spiaggia di Cofete è un luogo indimenticabile con enormi dune e con il furioso rompersi delle onde.  Il Faro di Jandia è situato nella punta, da cui si gode lo spettacolo impressionante del mare che si frange sulla scogliera. L'energia necessaria al faro viene ricavata da cellule solari.  

Una attrazione è la misteriosa Villa Winter, fatta costruire dal generale Gustav Winter. E' una costruzione massiccia e impressionante allo stesso tempo con due piani costruiti in pendenza ed una torre. Costruire un edificio di tali dimensioni in un deserto di lava dovette richiedere uno sforzo notevole, giustificato da qualche scopo importante. La torre della villa servì probabilmente come punto di segnalazione per i sottomarini e gli aerei tedeschi che atterravano nel vicino aeroporto di Jandia. Durante la guerra, la regione di Jandia costituì una zona militare chiusa: una sorta di regalo di Franco a Hitler che lo aveva aiutato durante la Guerra Civile. In zona ci sono caverne naturali, utilizzate forse da Winter per scopi misteriosi. Tutto era segreto e gli operai che lavoravano nella villa dovevano andarsene durante la notte.   

Nel parco abitano 28 specie di uccelli che nidificano, 3 specie di rettili e 12 specie di mammiferi. Ogni anno il grande litorale offre riposo e nutrimento a numerose specie di uccelli migratori che interrompono il cammino, prima di proseguire per l'Africa. In questa isola si trova l'habitat unico al mondo di endemismo denominato "cardoncillo de Jandia". E' una specie vegetale con grandi spine che sembra un cactus.

Nel 1811 le famiglie Saavedra e Herrera, eredi di Inés Peraza e Diego Garcia de Herrera, signori di Fuerteventura e Herrera, eredi di Inés Peraza e Diego García de Herrera, signori di Fuerteventura e Lanzarote, ottennero importanti rendite da Jandia, derivanti dallo sfruttamento di "orchilla", un lichene che cresce sulle scogliere e da cui si ottiene il color porpora per i tessuti , allevamento, ecc..

Dopo il 1811, il Consiglio di Castilla riconobbe i marchesi di Lanzarote, conti di Santa Coloma e Cifiuentes come proprietari di Jandia. I nuovi proprietari esplorarono il proprio territorio e introdussero nuove attività, come l'agricoltura e la lavorazione del calcare. Venne bonificato il terreno e così nacque Cofete. 

La tartaruga marina incontra le isole Canarie nel suo tragitto di migrazione atlantica. Alcuni esemplari si possono vedere nelle spiagge di Cofete, dove si fermano a prendere il sole.

 

ALLA PARTENZA

INIZIA L'AVVENTURA

RISTORANTE COFETE

VILLA WINTER

LA SPIAGGIA DI COFETE

PLAYA LA PARED

IL FARO DI PUNTA DI JANDIA

Il Faro di Punta di Jandia - Foto di Frank Vincentz del 24 novembre 2012 - Licenza GNU Free Documentation Licence 

VISTE DA PUNTA DI JANDIA

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FOTO DI GRUPPO DI ALCUNI PARTECIPANTI ALLA ESCURSIONE

Vedere anche:

FUERTEVENTURA - COSTA CALMA
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TENERIFE - I GIGANTI
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